False richieste di lavoro stagionale in ristoranti e alberghi, 18 denunce

Giovedì 20 Maggio 2021
Lignano Sabbiadoro, la spiaggia

UDINE Un totale di 18 denunce nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, rei di aver presentato a vario titolo false istanze di lavoro stagionale.

A comminarle il personale della Squadra mobile e dell'Ufficio immigrazione della Questura di Udine, con il concorso del Servizio lavoro Ufficio conflitti ed immigrazione della Regione Friuli Venezia Giulia, impegnati nelle ultime settimane in una serie di controlli finalizzati a verificare tredici istanze di lavoro stagionale per il 2020, presentate da altrettanti stranieri dai 20 ai 37 anni, di origine magrebina (nove cittadini del Marocco e tre dell'Egitto).

Le domande in questione facevano riferimento ad un'attività imprenditoriale, operante nell'ambito della ristorazione a Lignano Sabbiadoro, dove gli stranieri, nel corso della stagione estiva del 2021, avrebbero dovuto prestare la loro attività con varie mansioni.
Le verifiche hanno permesso di accertare che le richieste non erano genuine, predisposte all'insaputa del titolare dell'impresa, al solo fine di poter permettere il rilascio di un visto all'ingresso in Italia o in area Schengen.
Le richieste in questione sono state sospese e di seguito annullate, impedendo ogni possibile successiva dinamica a favore degli interessati.
L'INDAGINE
L'indagine ha permesso di accertare che le domande erano state inviate telematicamente da Milano, presumibilmente da un call center: tramite le mail utilizzate sono stati individuati chi ha usufruito delle stesse. Si tratta di tre cittadini egiziani e due marocchini, regolarmente soggiornanti in Italia, che sono stati denunciati Procura di Udine per il tentato favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e per la predisposizione della fittizia documentazione. Per il secondo titolo di reato, sono stati segnalati alla locale Procura anche i richiedenti.
QUESTURA
Dalla Questura friulana, impegnata nel monitoraggio dei vari fenomeni, ricordano che tutte le domande sono costantemente monitorate dai vari organi preposti, al fine di impedire l'arrivo in Italia di persone extracomunitarie con documentazione o richieste fittizie, strumentali al rilascio di visti o titoli al soggiorno nella nostra nazione e che vedono, come già dimostrato in altre indagini degli Uffici amministrativi, operare vari soggetti talvolta ben strutturati.
IL PRECEDENTE
Proprio un anno fa, la Squadra Mobile, assieme all'Ufficio Immigrazione, aveva denunciato alla Procura di Udine 72 cittadini stranieri, di nazionalità pakistana (60), nepalese (11) e afgana (due), tutti richiedenti asilo tra i 20 e i 40 anni, che hanno allegato alle loro istanze di rinnovo del permesso di soggiorno fittizie comunicazioni di ospitalità finalizzate al rinnovo del titolo.
 

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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