Evermet, la nuova app che umanizza le amicizie sui social network

Domenica 26 Novembre 2017 di Paola Treppo
Franco Berra
NIMIS (Udine) - Nasce a Nimis il social che riscrive le regole della socializzazione riportando in primo piano il contatto diretto con le persone. Avere migliaia di follower sui social network più famosi e poi ritrovarsi a salutare per strada solo una manciata di persone è il tipico problema del caotico ed iperconnesso mondo contemporaneo.

Con Evermet cade questa visione distorta di “amici”. Che poi, che amici sono? L’inventore del rivoluzionario social è Franco Berra, un imprenditore friulano di 39 anni, titolare di un’agenzia di comunicazione e esperto di interazioni virtuali tra utenti.

«L’idea per questo progetto - spiega Berra - nasce dalla mancanza di un contatto diretto con le persone nel mondo reale. Le persone con cui interagiamo sulle più famose piattaforme di comunicazione, infatti, sono molto spesso delle persone che conosciamo a malapena o che addirittura non abbiamo mai incontrato nella realtà».

«Con Evermet cambia tutto: è possibile mettersi in contatto con una persona solo se l’abbiamo incontrata nella vita reale». Al bar, in ufficio o al parco: qualunque situazione in cui ci immergiamo entriamo in contatto con nuove persone quotidianamente. «Evermet si adatta a ogni situazione permettendo di memorizzare automaticamente le persone che incontriamo. È sufficiente portare lo smartphone con sé in borsetta o in tasca e l’app ricorderà chi abbiamo incrociato».

L’ambiente di sviluppo dell’applicazione è quello tipico friulano in cui non sempre la tecnologia la fa da leone: a volte la connessione è scadente o, tra le vallate, la geo-localizzazione non funziona bene.

«Ho sviluppato l’applicazione con molta attenzione a queste problematiche - racconta l’inventore -. L’applicazione permette di funzionare anche in condizioni di totale isolamento e di memorizzare le persone che incrociamo anche se siamo senza internet. Non appena l’app riesce a contattare i server ci propone l’elenco di persone che ci erano vicine».

Privacy tutelata
L’applicazione permette di individuare solo le persone che si sono iscritte alla nuova piattaforma e, oltretutto, inoltre all’interno della app è possibile creare delle “zone di invisibilità”, aree entro le quali l’utente può stare tranquillo e beneficiare della sua intimità.

Dal garage al successo
L’applicazione lanciata da pochi giorni a livello mondiale sta riscuotendo un notevole successo tra il pubblico. «La gente ha finalmente una opportunità più concreta di “attaccare bottone”». Berra, che ha inventato l’applicazione, racconta di come si è sviluppata nel tempo: «Ho iniziato circa due anni fa lavorando nel tempo libero, la sera o durante la notte, dopo le quotidiane ore di lavoro».

«Sognavo un’inversione di tendenza della socializzazione e quindi volevo in un qual modo riportare le relazioni dal virtuale al reale. Chiaramente, per raggiungere lo scopo bisognava attirare le persone nel mondo virtuale con una applicazione e riportarle al contatto umano».

«Questo progetto vuole proprio essere un ponte tra i due mondi e sta davvero funzionando: quando usi l’app e gli algoritmi ti dicono che qualcuno è vicino ti viene istintivo alzare gli occhi e guardarti attorno. Un incrocio di sguardi è il primo passo che ti fa mettere il cellulare in tasca e ti incoraggia a parlare di persona».

Molteplici campi di utilizzo
Basta immaginare, ad esempio, di essere a una mostra d’arte. L’applicazione memorizza automaticamente le persone appassionate di arte ed è possibile aggiungerle alle proprie liste di persone per rimanere in contatto e scambiarsi opinioni in qualsiasi momento.

Oppure immaginiamo di passeggiare per i padiglioni di una fiera e di non avere molto tempo per intrattenerci con l’espositore o di esserci dimenticati di fargli delle domande fondamentali su un prodotto.

«Da casa, poi, con le idee più chiare, potremo contattare il venditore attraverso la chat e chiedergli tutte le cose che ci eravamo dimenticati. Lo potremo fare anche senza che ci sia stato uno scambio di biglietti da visita perché l’app ha già memorizzato automaticamente il contatto».

Scoraggia le persone insistenti
L’app ricalca in tutto e per tutto la quotidianità permettendo di socializzare con le persone vicine in tutta naturalezza e anche la chat è una vera rivoluzione in questo senso: «Così come camminando per strada una persona si può avvicinare per scambiare quattro chiacchiere, così anche all’interno dell’applicazione è possibile chattare con gli altri, con la stessa semplicità. Questa è una vera potenzialità di Evermet che comunque tiene in considerazione anche delle situazioni meno piacevoli e scoraggia i personaggi insistenti».

È possibile, infatti, inviare all’altra persona soltanto due messaggi dopodiché, se non si riceve alcuna risposta, il sistema blocca automaticamente la conversazione.
Ultimo aggiornamento: 20:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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