Euro 2032: Udine ci crede, la Dacia Arena può essere ampliata a 30mila posti

Giovedì 9 Marzo 2023 di Antonella Lanfrit
Dacia Arena

UDINE - Tutti convinti che gli Europei di calcio a Udine sarebbero un affare per la città. Ma se il sindaco in carica elenca tutti gli aspetti positivi fino a dirsi «fiducioso» per le fiche che pensa di poter spendere a favore dell'obiettivo, i tre concorrenti che lo sfideranno alle urne il 2 e 3 maggio accanto al «sì» aggiungono il «ma». È lo spirito che anima i soggetti che puntano a diventare, o ri-diventare, sindaco del capoluogo friulano, sfidando anche alcune prese di posizione dei mesi scorsi degli organi sportivi italiani, che avevano già pensato di mettere una croce su Udine perché la Dacia Arena non arriva alla capienza minima richiesta per un simile evento, 30mila posti. Il problema, nell'ottica del Comune, sarebbe infatti già risolto, perché l'Udinese calcio si è resa disponibile a intervenire per ampliare l'accoglienza dell'impianto sportivo, tanto che l'impegno è tra quelli elencati nella delibera comunale per motivare la candidatura. «Abbiamo uno stadio bello, l'Udinese si è impegnata per l'ampliamento, siamo in un luogo strategico rispetto a una buona parte d'Europa e il gioco del calcio è sempre un gran spettacolo: sono alcuni dei motivi fondamentali che ci hanno fatto scommettere», motiva il sindaco uscente Fontanini. Il primo cittadino si sbilancia anche sulle possibilità di successo dell'impresa: «Buone sostiene -, per la qualità dello stadio e perché ci sono le infrastrutture che facilitano l'arrivo in città dai Paesi confinanti: dall'autostrada all'aeroporto».
Per la conferma, però, occorrerà aspettare un po'. «Ci sono diversi step da superare aggiorna Fontanini e i primi riscontri si dovrebbero avere fra un paio di mesi.

Gli Europei di calcio sono «un'occasione imperdibile per «il rilancio dell'economia e del turismo della città che li ospita» per Alberto Felice De Toni. «Udine, e lo diciamo da tempo, può vantare uno degli stadi più all'avanguardia non solo a livello nazionale, ma europeo e ha quindi tutte le carte in regola per essere protagonista», prosegue. Ma poi affonda: «Il vero problema aggiunge infatti - è avere un'amministrazione comunale in grado di saper sfruttare al meglio questa opportunità. È ancora impressa, purtroppo, nelle menti di tutti gli udinesi qla triste foto del singolo spettatore seduto davanti al maxischermo posizionato dalla giunta Fontanini in una piazza Libertà deserta in occasione degli Europei di calcio Under 21 nel 2019. Ecco, quella non fu certo una buona pubblicità per la nostra Udine». È «molto positiva» la candidatura a patto che «questa scelta sia l'esito di un percorso fatto con tutta la città» afferma il candidato a sindaco Ivano Marchiol. «Solo in questo modo un grande evento diventa partecipato dal contesto locale e occasione per "cucire" gli spazi tra città e stadio, nell'ottica dell'accessibilità delle strutture e degli eventi». Se ciò non accade, «esso è solo un'arma di distrazione di massa», conclude Marchiol. In una città che «vanta squadre di altissimo livello, dal calcio alla pallacanestro al rugby, è chiaro che si è a favore della candidatura per gli Europei», premette Stefano Salmè. «Tuttavia molti sono abili a lanciare in campo temi e argomenti che distraggono dai problemi che la gente, anche a Udine, deve affrontare ogni giorno: dall'inflazione al 10% al caro bollette. Distraggono conclude Salmè - da ciò che non sanno affrontare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci