​Euro&Promos, la coop diventata spa da settemila dipendenti

Domenica 16 Febbraio 2020
Euro&Promos, la coop diventata spa da settemila dipendenti
Una grande compagnia di servizi diventata spa per crescere e affermarsi a livello nazionale e non solo. È il gruppo Euro&Promos, base a Udine, che punta a nuove gare, altre acquisizioni e ai 200 milioni di fatturato entro il 2023. «L'anno scorso abbiamo chiuso a 145 milioni nella produzione di servizi, il 45% in arrivo dal settore privato dove serviamo grandi realtà come Fincantieri, Danieli, Burgo - spiega l'amministratore delegato Alberto Tavano Colussi, 33 anni, manager friulano che s'è fatto le ossa a Milano da dove è tornato nel 2016 come direttore finanziario, poi diventato uno dei primi cinque soci di Euro&Promos con il 10% di partecipazione col passaggio in spa del 2017, nel 2018 la nomina ad Ad - continuiamo a crescere e ormai siamo arrivati a 7000 addetti. Il nostro obiettivo è raggiungere i 200 milioni di fatturato e i 10mila dipendenti nel 2023. Lo faremo partecipando a sempre più gare pubbliche e private ma anche con nuove acquisizioni. Abbiamo diversi dossier aperti, qualcosa potrebbe già maturare nei prossimi mesi».

Euro&Promos FM (facility management) è il frutto della fusione nel 2007 di due cooperative: Eurocoop di Trieste e Promos San Giacomo di Pordenone. La nuova sede è stata trovata a Udine per evitare conflitti. Allora il giro d'affari di questa realtà multiservizi era di una cinquantina di milioni. Poi il grande salto passato anche dall'acquisizione nel 2016 della coop triestina Azeta Iniziative. Oggi la spa capogruppo Fm controlla Euro&Promos Social Health Care (gestione integrata di strutture residenziali, residenze protette, case di riposo e assistenza domiciliare per anziani e disabili, ma anche di servizi sanitari riabilitativi ed educativi-ricreativi per minori. Poi c'è Euro&Promos Laundry, specializzate nella gestione di servizi di lavanderia per alberghi, ospedali, case di riposo e comunità. Poi c'è la controllata in Germania concentrata sulla logistica ma che punta su internazionalizzazione e a fornire servizi completi. Insomma, molto di quello che un'azienda o un ospedale non vogliono più farsi in casa lo possono affidare a Euro&Promos. «Per il nostro settore ci sono grandi spazi di crescita, le imprese pubbliche e private fanno sempre più riferimento a noi per ampliare i loro margini di flessibilità e anche per risparmiare sui costi», spiega l'Ad del gruppo friulano che nel 2017 ha segnato la sua grande svolta e l'arrivo ai 120 milioni di fatturato.

IL PASSAGGIO
«La trasformazione in spa era necessaria per darci maggiore flessibilità e spazi più ampi per svilupparci portando anche a un migliore rapporto con le banche - spiega Tavano Colussi - un passaggio che ci ha portato anche a versare 10 milioni al Fondo Sviluppo di Confcooperative, il più importante trasferimento a un fondo mutualistico avvenuto in Italia, ma senza riflessi sulla liquidità. Le riserve create dalla nostra attività, che produce margini sempre molto buoni - ebitda al 9-10% all'anno, siamo una delle tre migliori realtà del nostro settore - ci permette di guardare con tranquillità a nuove operazioni». Forti di una squadra compatta. «I soci erano migliaia e sono rimasti in 700, ma siamo in cinque (gli altri sono Massimiliano Cotti Cometti, Alberto Sbuelz, Stefano Sedrani, Sergio Emidio Bini) ad avere partecipazioni rilevanti oltre il 10% - spiega l'Ad - una scelta che sta pagando e ci ha permesso di acquisire altre realtà e di entrare in altri settori come quello della gestione delle case di riposo, che già vale circa 23 milioni di fatturato da solo, ma anche nella logistica, nella manutenzione degli impianti, nella cultura, nel sociale, nel trattamento e smaltimento dei rifiuti».

PIÚ SOSTENIBILI
Oggi Euro&Promos non guarda solo alla crescita e agli appalti. «Stiamo investendo nelle tecnologie digitali per dare sempre un miglior servizio ai nostri clienti e gestire al meglio i nostri collaboratori», ricorda l'amministratore delegato, che pone l'accento anche su un altro campo d'azione: «Siamo impegnati fortemente nel varare politiche sempre più rispettose per l'ambiente, il nostro bilancio di sostenibilità vuole essere un cambiamento deciso nella nostra azione e un fattore di differenziazione rispetto a nostri concorrenti - sottolinea l'Ad -. Vogliamo utilizzare nel nostro lavoro sempre più prodotti ecologici, macchinari a risparmio energetico, essere sempre più attenti ai nostri lavoratori sia sul versante del coinvolgimento che del welfare. Credo che il mercato chiederà sempre di più attenzione su questi temi. Vogliamo dare servizi a prezzi sempre più contenuti ma anche essere sempre più attenti ai temi sociali ed etici».
M.Cr.
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