Caffè Contarena, prosegue la battaglia tra Comune e Spritz Time: c'è un nuovo esposto

Venerdì 6 Maggio 2022 di Alessia Pilotto
Il caffè Contarena gestito dalla Spritz Time: è battaglia con il Comune di Udine

UDINE - C'è un nuovo capitolo nella battaglia tra Palazzo D'Aronco e la Spritz Time srl, che gestisce il caffè Contarena.

In attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato, previsto per il 31 maggio, lo scontro tra municipio e società non accenna a smorzarsi. Ieri, infatti, la srl ha annunciato di aver presentato alla Procura della Repubblica un esposto contro l'amministrazione.

LA SOCIETÀ
«Sicuri delle nostre ragioni - ha spiegato l'amministratore unico della società, Edoardo Leone -, a febbraio abbiamo presentato denuncia in Procura contro questa amministrazione da cui è nato un fascicolo assegnato al Pm Elisa Calligaris, per l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio con l'iscrizione della Spritz Time quale parte offesa. Visto le ultime situazioni abbiamo deciso di affidarci all'avvocato Federica Tosel perché seguisse gli aspetti penali della vicenda. Abbiamo così depositato un'integrazione di denuncia perché venissero valutati ulteriori fatti che noi riteniamo possano costituire reati. Aspettiamo che la Procura svolga tutte le indagini di sua competenza. Crediamo di essere stati vittime non solo di una pessima gestione della cosa pubblica, ma di veri e propri abusi penalmente rilevanti. Per il momento - ha concluso -, ci limitiamo ai fatti e cioè che c'è un'indagine penale in corso e che Spritz Time risulta parte offesa». Dal canto suo, l'assessore al patrimonio Francesca Laudicina, si è limitata a poche parole: «Ho sempre agito nell'interesse pubblico ha dichiarato - e non ho altro da dire».

IL RAPPORTO
Il rapporto tra Palazzo D'Aronco e Spritz Time vive da anni tensioni che hanno raggiunto l'apice lo scorso ottobre, quando il Comune ha chiuso il contratto con la società a causa di un debito stimato che secondo l'amministrazione ormai ha superato i 300 mila euro, tra canoni e rate pregresse; dal canto suo, invece, la srl sostiene di aver anticipato i fondi per lavori che spetterebbero al Comune, per oltre 200mila euro. Al tempo, il municipio aveva quindi intimato lo sgombero del locale liberty, cui i gestori si sono opposti rivolgendosi al Tar, dando così il via ad un braccio di ferro complicato tra sentenze, ricorsi e cause.

IL TAR
Il Tribunale amministrativo aveva concesso la sospensiva per quanto riguarda lo sgombero fino al pronunciamento, che è arrivato verso metà aprile e ha dato ragione al Comune. L'amministrazione, pochi giorni dopo, ha quindi mandato dirigenti e polizia locale per riprendere possesso dei locali, operazione poi sospesa perché la Spritz Time srl aveva nel frattempo presentato un nuovo ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo, e ottenendo, una nuova sospensiva dello sgombero. Ed era stato il municipio, questa volta, ad opporsi alla sospensiva, ma l'organo della giustizia amministrativa ha rigettato l'istanza, sostenendo che la permanenza della società «nei locali per un ulteriore mese non appare tale da provocare conseguenze irreparabili in capo all'amministrazione». Il Consiglio di Stato dovrebbe pronunciarsi nel merito il 31 maggio, mettendo un punto alla situazione. Al Tribunale di Udine, però, è in corso anche una causa civile che la Spritz Time ha intentato chiedendo i danni a Palazzo D'Aronco per circa un milione di euro.

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