“Evade” dall’obbligo di dimora per lo scudetto, invade il campo e partecipa ai tafferugli: tifoso arrestato

Provvedimento anche per il tifoso imbucato in spogliatoio

Giovedì 18 Maggio 2023
“Evade” dall’obbligo di dimora per lo scudetto, invade il campo e partecipa ai tafferugli, tifoso arrestato

UDINE - A seguito degli accadimenti registratisi alla “Dacia Arena” di Udine al termine della partita Udinese-Napoli del 4 maggio scorso, in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Udine il successivo 16 maggio, personale della Polizia di Stato in servizio alla DIGOS della Questura di Napoli ha arrestato un tifoso napoletano resosi responsabile dei reati di invasione di campo e rissa aggravata dall’uso di strumenti atti ad offendere.

Dall’attività investigativa sviluppata dagli agenti della DIGOS di Udine era emerso che l’uomo, in violazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli, aveva raggiunto la località friulana per assistere alla partita, introducendosi nell’impianto sportivo utilizzando false generalità e camuffandosi al momento dell’ingresso, per poi invadere il terreno di gioco al fischio finale e partecipare agli scontri tra opposte tifoserie.

Lo stesso è stato associato alla Casa Circondariale di Poggioreale (NA).

Sono in corso ulteriori accertamenti ed indagini per individuare tutti i responsabili delle condotte illecite per gli ulteriori deferimenti all’Autorità Giudiziaria e provvedimenti amministrativi.

Provvedimento anche per il tifoso imbucato in spogliatoio

È stato denunciato il tifoso azzurro che lo scorso 4 maggio si è introdotto furtivamente negli spogliatoi del Napoli a Udine dove poco dopo giunsero i neo campioni d'Italia per festeggiare lo scudetto appena vinto. Il primo ad accorgersi della sua presenza fu il difensore Amir Rrahmani che, rivolgendosi ai compagni di squadra disse in dialetto partenopeo: «ma questo chi è?». Gaetano Iavarone, difeso dall'avvocato Sergio Pisani, è stato convocato oggi in Questura a Napoli dove la Digos gli ha contestato gli addebiti nei suoi confronti formulati dalla Procura di Udine. La particolare tenuità dei fatti contestati, però, potrebbe escluderne la punibilità.

Ultimo aggiornamento: 16:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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