UDINE - Una nuova intesa triennale per l’efficace svolgimento delle attività di elisoccorso notturno è stata stipulata fra la Protezione civile della Regione, l’Azienda sanitaria universitaria del Friuli Centrale (Asufc) e l’Azienda regionale di coordinamento per la salute (Arcs).
I RUOLI
Ma cosa dovrà fare la Protezione civile? Oltre alla formazione generale dei volontari, si impegna per la copertura assicurativa dei volontari contro infortuni e responsabilità nell’esercizio delle attività in questione, ma anche a fornire alla centrale operativa Sores (118) i numeri dei telefoni cellulari assegnati ai volontari di ciascuna zona del territorio regionale. Fra gli impegni, figurano anche la messa a disposizione di “ciascun volontario” di un “adeguato automezzo” e la fornitura di “adeguati strumenti di protezione individuale”. Lo scopo dichiarato è rendere rapida ed efficiente l’attività di ricezione delle chiamate dalla centrale Sores, gli spostamenti per raggiungere il punto di atterraggio dell’elicottero, il trasporto con automezzo del personale sanitario dal punto di atterraggio a quello in cui si trova la persona da soccorrere e successivamente il ritorno all’elicottero. Da parte sua, il Servizio sanitario regionale (e l’Arcs nello specifico) dovrà fornire una preparazione adeguata sulle operazioni necessarie nel caso di interventi di elisoccorso notturno, ma trasmettere anche l’elenco delle elipiazzole abilitate.