Dieci chili di droga nell'auto: arrestati due marocchini, lei è di Pordenone

Giovedì 15 Novembre 2018 di Elena Viotto
Dieci chili di droga nell'auto: arrestati due marocchini, lei è di Pordenone
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UDINE - Viaggiavano con un carico di circa 10 chili di hashish nascosti nel vano motore dell'auto. Per questo motivo due persone, una donna marocchina di 35 anni, residente a Pordenone, e un conoscente, un suo connazionale, 31 anni residente a Udine, sono stati arrestati martedì sera 13 novembre dai carabinieri della Compagnia di Udine con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I due sono incappati in un normale controllo stradale effettuato dai carabinieri  in via Riccardo di Giusto, nella zona est della città. Erano circa le 19. I militari dell'Arma hanno fermato, tra le tante auto, anche una Ford Kuga. Alla guida c'era la donna, accompagnata dal connazionale, già noto alle forze dell'ordine. In auto, seduta sul sedile posteriore, c'era anche la figlia minore della donna, una bambina di circa 6 anni. L'insolito nervosismo mostrato dagli occupanti al controllo, ha insospettito i militari che hanno deciso di approfondire gli accertamenti.

 
È così che, nascosti sotto il tappetino del sedile posteriore lato passeggero della vettura, sono spuntati circa 5 mila euro in contanti, in banconote di piccolo taglio, di cui né l'uomo, privo di una occupazione, né la donna sono riusciti a spiegare la provenienza.

I carabinieri della Compagnia di Udine, comandati dal capitano Romolo Mastrolia, hanno così deciso di approfondire gli accertamenti. La sorpresa è arrivata aprendo il cofano del vano motore, da cui è spuntato l'ingente quantitativo di hascisc. I dieci chili di stupefacente erano suddivisi in 100 confezioni da circa 100 grammi l'una, rivestiti con nastro adesivo e avvolti in una tela per evitare che il calore del motore dell'auto in moto potesse danneggiare la droga. Il carico di hashish e i contanti sono stati posti sotto sequestro mentre i due sono stati arrestati e condotti in carcere. la donna, che pure non aveva mai avuto in precedenza alcun guaio con la giustizia, è stata accompagnata a Trieste, l'uomo invece si trova invece in cella a Udine, in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto che si svolgerà nei prossimi giorni. La bambina è stata invece riaffidata ad alcuni parenti della mamma. Le indagini, appena partite, dovranno ovviamente stabilire da dove arrivasse lo stupefacente e dove fosse diretto. Non è stato ancora possibile, infatti, identificare da dove provenisse l'auto e dove fosse diretta.
Lo stupefacente, che ora dovrà essere analizzato approfonditamente, presentava un alto grado di purezza. Nessuna spiegazione sarebbe arrivata al momento dai due soggetti coinvolti. Le indagini dovranno chiarire anche il ruolo rivestito dai due nella vicenda.
MALTRATTAMENTI
Nella stessa giornata di ieri i carabinieri della stazione di Campoformido della compagnia di Udine hanno anche denunciato a piede libero un ragazzo di 17 anni, per l'ipotesi di reato di maltrattamenti ai danni dei familiari e dei conviventi. Al culmine di una lite per futili motivi aveva usato violenza ai danni della mamma, una donna di 41 anni, provocandone dei danni. Era stata proprio la mamma a chiamare i carabinieri per chiedere aiuto di fronte alla violenza del figlio. Il ragazzo è stato anche allontanato da casa e collocato in una struttura di accoglienza dove è attualmente ospitato. Nel corso della perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 0,6 grammi di hashish, che il giovane deteneva per uso personale. Il 17enne è stato quindi segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.
Elena Viotto
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Ultimo aggiornamento: 13:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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