Disturbatore di frequenze fa cilecca in negozio: preso coi vestiti rubati

Martedì 24 Aprile 2018 di Paola Treppo
Un disturbatore di frequenze
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MARTIGNACCO (Udine) - Ladro tradito dal disturbatore di frequenze che non si attiva e fa scattare l'allarme alle barriere antitaccheggio del negozio. Anche un gioco da ragazzi si può trasformare in disavventura quando succede un imprevisto; è quanto successo sabato scorso, 21 aprile, a un ladro trasfertista che, dalla vicina Slovenia, si è avventurato in un negozio di abbigliamento e attrezzatura sportiva all'interno del polo dello shopping Città Fiera di Torreano di Martignacco.

L'incetta di magliette 
Il ladro è sicuro del fatto suo perché in tasca ha un disturbatore di frequenze, un jammer che, se azionato al momento giusto, permette di varcare le barriere antitaccheggio eludendo i controlli. Così si addentra nel negozio sportivo e inizia a scegliere con calma delle magliette polo di una marca prestigiosa e, senza provarle, riempie il suo zainetto.

Il jammer fa cilecca
Con lo zaino carico di merce si dirige spedito all'uscita senza acquisti; ha la mano in tasca, arriva al varco, aziona il jammer e succede l'imprevisto: l'allarme scatta e inizia a fare un rumore che attira subito l'attenzione dell'addetto alla sicurezza del negozio. Il ladro capisce che qualcosa non ha funzionato e che il commesso non si sta avvicinando per complimentarsi come fosse il fortunato milionesimo cliente. A quel punto, tradito dal marchingegno, non gli resta che affidarsi alle sue gambe e fugge via di filata.

La fuga rocambolesca
I commessi del negozio avvisano i carabinieri. Arriva una pattuglia della stazione di Martignacco, comandata dal maresciallo maggiore Edoardo Ciappi. I militari individuano il ladro in fuga e lo bloccano. Nel frattempo li raggiunge anche l'addetto alla vigilanza e porta con sé lo zainetto pieno di magliette che il ladro ha cercato di buttare per essere più rapido nella fuga. All'interno ci sono 11 magliette con l'etichetta e l'antitaccheggio attaccati. I carabinieri lo perquisiscono e gli trovano il jammer in tasca. Allora il ladro, un cittadino bosniaco di 30 anni, residente in Slovenia, si giustifica dicendo che quello è un semplice telecomando.

La beffa finale
I carabinieri lo riportano alle casse e alla barriera antitaccheggio; ripassano le maglie che immediatamente fanno scattare l'allarme. Poi prendono il presunto telecomando, lo azionano e ripetono l'operazione. Stavolta l'allarme non scatta. Il trentenne bosniaco rimane ammutolito, capisce che c'è stato un imprevisto; viene portato in caserma denunciato per furto aggravato. 
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