DIGNANO e MUZZANA (Udine) - È stato discusso questa mattina in Corte di Cassazione a Roma il ricorso presentato dalla Procura di Udine contro l'ordinanza con cui, il 30 agosto scorso, il Tribunale del Riesame di Trieste aveva concesso gli arresti domiciliari a Francesco Mazzega, 37 anni di Muzzana del Turgnano (Udine), accusato dell'omicidio della giovane fidanzata Nadia Orlando, 21 anni, di Vidulis di Dignano (Udine).
A ore l'esito del ricorso della Procura di Udine
L'esito è atteso con ogni probabilità per domani mattina, mercoledì 7 febbraio, quando verrà depositato il provvedimento in cancelleria. «Vedremo cosa deciderà la Cassazione. In ogni caso il provvedimento non sarà esecutivo; domani non cambierà nulla», ha spiegato il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo. «Se rigetterà il ricorso, rimarrà ai domiciliari - ha aggiunto illustrando i possibili scenari - se lo accoglierà ci sarà probabilmente un accoglimento con rinvio, quindi il fascicolo tornerà davanti al Riesame in nuova composizione. Fino alla nuova decisione rimarrà ai domiciliari».
L'udienza è stata discussa dal procuratore generale che ha chiesto l'accoglimento del ricorso dei pubblici ministeri friulani e dall'avvocato Federico Carnelutti che, insieme alla collega Annaleda Galluzzo, difende Mazzega. L'avvocato Carnelutti ha chiesto il rigetto del ricorso: «Per noi il provvedimento del Riesame di Trieste è in linea con la normativa», ha detto. Mazzega è ai domiciliari in casa dei genitori a Muzzana del Turgnano. Il primo agosto 2017 si era presentato al comando della polizia stradale di Palmanova dopo aver girato tutta la notte con il cadavere della fidanzata in auto al suo fianco.
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