TARVISIO - Tarvisio in lutto per la scomparsa di Dario Screm, storico commerciante della Val Canale, trovato senza vita la scorsa notte lungo il torrente Slizza a Coccau. L'uomo era uscito per pescare nel pomeriggio di mercoledì ma in serata non ha fatto rientro a casa e i familiari dell'uomo, preoccupati per il mancato ritorno all'abitazione, hanno allertato i soccorsi. La stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino è stata avvisata alle 23.30 dai Carabinieri di Pontebba e si è messa sulle sue tracce. L'auto del 62enne è stata ritrovata nei pressi del ponte del Torrente Slizza a Coccau. Intorno all'una di notte il corpo senza vita dell'uomo è stato individuato da due forristi del Soccorso Alpino che stavano perlustravano il torrente. Una scivolata o un malore potrebbero essere la causa dell'incidente mortale.
IL RITRATTO
Screm, sposato e padre di due figlie Ilaria e Isa che lo avevano reso da poco nonno - era proprietario dello storico negozio di calzature Vertice, in Piazza Unità, dietro la chiesa, assieme alla moglie Anna di Lenardo, conosciuta dagli amici come Anny. Una famiglia particolarmente stimata e conosciuta la loro. Imprenditori nel campo delle calzature da più di 30 anni, da 15 avevano aperto il negozio, tra i più apprezzati e ricercati della cittadina. Screm da parecchi anni coltivava anche l'hobby della pesca; ci andava ogni qualvolta il tempo libero glielo permetteva. Inoltre, proprietario di una baita in Val Bartolo, faceva parte dei promotori della manifestazione Baite Aperte che si tiene nella Val Canale ad agosto. «È una notizia che non avremmo mai voluto sentire, anche e soprattutto per come è successo commenta il commenta il sindaco di Tarvisio Renzo Zanette . Dario lascerà un vuoto enorme sia dal punto di vista umano, che professionale. Imprenditore capace ed educato, nonché un bravissimo padre di famiglia. Ha sempre partecipato attivamente alle iniziative sportive della comunità. Io, assieme a tutta l'amministrazione comunale, ci tengo ad esprimere tutto il nostro cordoglio, la nostra vicinanza».
L'AMICO
«Ricordo la tua gioia nel 1990 quando alla nazionale spagnola in ritiro a Tarvisio, mancava un uomo per la partitella finale e Luisito Suarez ti chiese di giocare con Butragueno, e altri campionissimi - lo ha ricordato con un post su Facebook l'amico Stefano D'Inca -. Abbiamo fatto squadra anche a tennis tavolo, vincendo, tu e io il titolo provinciale, contro giocatori che poi andarono in serie A. La vita ci riservò anche un percorso professionale condiviso, entrambi impegnati nel commercio, decantandone gioie e dolori davanti a un bicchiere di vino. Brontolavi spesso parlando di politica, ma poi la buttavamo in ridere, ritenendo che comunque non avremmo cambiato il corso degli eventi. Non potremmo più parlare del tuo rifugiarti in Val Bartolo per estraniarti nella natura che tanto amavi. Non saprei cosa aggiungere e davvero so di non avere parole adatte per consolare la Anni e le tue brave ragazze, tranne dire loro che hanno avuto un marito e un padre esemplare. Buon viaggio amico mio».