UDINE - Da oltre 10 mesi non riescono a ottenere la mobilità né il trattamento di fine rapporto e non si riesce a capire perché. Erano in cento, a lavorare alla “Insider Srl” di Udine, azienda che poi è fallita a causa della crisi. I dipendenti, seguiti dalla FimCisl, non ce la fanno più. Uno di loro, Alin Stan, 28 anni, si reca ogni giorno all’Inps per sapere se ci sono novità ma la risposta è sempre quella: “nessuna”.
“Alcuni miei ex-colleghi si sono arresi e se ne sono andati. Non li vedo più. Sono andati a cercare fortuna fuori dall’Italia - dice Alin -. Chi è rimasto qui, nel tentativo di trovare un’altra occupazione, vive come può, perché non si riesce a essere assunti da nessuna parte: chi vive con la pensione dei parenti, chi si arrabatta in ogni modo, pur di tirare avanti”.
“Una situazione kafkiana - dice Francesco Barbaro della FimCisl Udine -; l’Inps non ci dà risposte e ci comunica che c’è un’indagine in corso, credo forse su contributi non versati, di cui non sappiano nulla. Sta di fatto che tante famiglie sono in gravi difficoltà economiche. Facciamo un appello anche attraverso i mezzi di informazione affinché quest’assurda vicenda si possa risolvere quanto prima”.
Ultimo aggiornamento: 19:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA “Alcuni miei ex-colleghi si sono arresi e se ne sono andati. Non li vedo più. Sono andati a cercare fortuna fuori dall’Italia - dice Alin -. Chi è rimasto qui, nel tentativo di trovare un’altra occupazione, vive come può, perché non si riesce a essere assunti da nessuna parte: chi vive con la pensione dei parenti, chi si arrabatta in ogni modo, pur di tirare avanti”.
“Una situazione kafkiana - dice Francesco Barbaro della FimCisl Udine -; l’Inps non ci dà risposte e ci comunica che c’è un’indagine in corso, credo forse su contributi non versati, di cui non sappiano nulla. Sta di fatto che tante famiglie sono in gravi difficoltà economiche. Facciamo un appello anche attraverso i mezzi di informazione affinché quest’assurda vicenda si possa risolvere quanto prima”.
