Mille sanitari contagiati da giugno, indennità malattie infettive per tutti: l'azienda fa i conti

Giovedì 25 Agosto 2022 di Camilla De Mori
Covid, mille medici contagiati da giugno

UDINE - Oltre mille sanitari contagiati dal Covid in AsuFc, fra il 1. giugno e il 21 agosto. Nello stesso periodo, fra la popolazione nel territorio di AsuFc ci sono stati 10.797 positivi, secondo i dati forniti ieri dall'azienda ai sindacati. I vertici stanno monitorando i turni nelle bolle Covid per capire quanto potrebbe costare l'estensione dell'indennità di malattie infettive di 5,16 euro a turno a tutto il personale impiegato in questi reparti. Il 6 settembre presenteranno i numeri. «L'indennità fa parte del fondo del personale.

Bisogna capire quanta capienza c'è - dice il direttore Denis Caporale -. Non abbiamo alcuna pregiudiziale contrarietà, ma bisogna vedere se il fondo basta». La Uil confida in risorse extra della Regione, la Cgil pensa alle Rar e anche la Cisl spera in fondi freschi.

I NUMERI
Prima dell'introduzione del sistema a bolle nelle strutture AsuFc (l'11 luglio) i posti per pazienti Covid erano a Udine da 2 a 9 in Terapia intensiva, da 1 a 24 in Pneumologia, 11 in Infettive, 24 in Medicina, oltre a 16 in Ginecologia, 2 in Pediatria e 2 in Neonatologia. A Palmanova, ce n'erano 24 in Medicina e i 24 in Rsa. Nelle bolle, dall'11 luglio al 23 agosto, sono stati ricoverati a Udine al massimo 4 pazienti in Cardiologia, 1 in Neurologia, 51 in Medicina, 1 in Neurochirurgia, 11 in Chirurgia generale e 1 in Chirurgia specialistica, oltre a 2 al Gervasutta. A San Daniele 12 in Medicina e 2 in Chirurgia, a Tolmezzo 23 in Medicina, a Palmanova 1 in Medicina e 2 in Chirurgia, a Latisana 6 in Medicina, 4 in Chiirurgia e 1 Orl. I dipendenti AsuFc che si sono positivizzati fra il 1. giugno e il 21 agosto sono stati in totale 1.297 nel periodo. 1.166, considerando i soli sanitari, con un picco di incidenza di 57 il 25 luglio (di cui 9 in direzione sanitaria, 5 al Materno infantile, 4 in Medicina specialistica e 4 nei servizi ospedalieri). Fra i soli infermieri, dal 1. giugno al 21 agosto, i positivi sono risultati 588 (il 16%), fra gli oss 228 (il 14,9%), fra i medici 176 (il 15,3%). In media, considerati questi tre profili, si parla del 15,6% di positivi su 6.345 dipendenti. A Udine si sono positivizzati in 379, a Tolmezzo in 122. «Questi contagi, un migliaio su 8mila dipendenti, non dipendono dalle bolle - assicura Caporale - come dimostra il raffronto con l'andamento del Covid sulla popolazione generale. Un infermiere che va in reparto, magari va anche al concerto a Lignano».

INCENTIVI
Stefano Bressan (Uil Fpl)
auspica che «la direzione aziendale ci segua in questa partita aperta a livello regionale dalla Uil Fpl dando il via libera al pagamento di questa indennità» di malattie Infettive a tutti. Ma resta aperta «la questione delle risorse necessarie. Abbiamo sollecitato la Regione ad assegnare dei fondi extra. Parimenti resta aperta e non chiara la partita del pagamento per il personale di Pronto soccorso e aree d'emergenza, che prevede il pagamento di 50 euro all'ora per infermieri e 100 euro per i medici. Ad oggi per la copertura non sussistono ulteriori finanziamenti regionali che possano garantire il pagamento da qui a dicembre 2023. Anche per questo abbiamo chiesto ulteriori fondi». «Per l'azienda non c'è una correlazione fra i contagi fra il personale e le bolle - nota Andrea Traunero (Fp Cgil) - visto che le curve sono in linea con quelle dei contagi fra la popolazione. Lo prendiamo per buono. Ma il problema resta quello della carenza di personale. Da luglio anche noi abbiamo sollecitato l'indennità per chi lavora nelle bolle. Che facciano pure i conti, ma non vorrei che si arrivasse a dicembre. Visto che i fondi non si possono aumentare, si potrebbero incrementare le Rar». «Per l'autunno-inverno - sottolinea Giuseppe Pennino (Cisl Fp) - dobbiamo farci trovare preparati. Bisogna frenare l'emorragia del personale studiando politiche di welfare e condizioni di lavoro migliori, oltre a riconoscimenti economici adeguati. Per ottimizzare le risorse, l'Azienda ha deciso di sospendere il triage, tranne che in alcune situazioni specifiche. L'indennità di malattie infettive non è patrimonio della Uil: la abbiamo chiesta tutti. Purtroppo sono rimasti al palo temi urgenti come il regolamento sul part time, sulle mense e sugli orari».

APERTURE
Come spiega Caporale, è prevista un'operazione per riunire Rsa e Hospice a Latisana, mentre sarebbe «nelle intenzioni chiudere la Rsa Covid a Palmanova». Per il 1. settembre, è previsto l'aumento di 17 posti di cure intermedie a Cividale che si affiancheranno ai 28 posti letto di Rsa. Traunero si dice «stupito dalla leggerezza con cui trattano questi argomenti. Non vedo tutte queste assunzioni per permettere tali aperture. Inoltre, sarebbe importante definire bene come si chiameranno queste strutture, se hospice, Rsa o degenze intermedie».

 

Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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