UDINE - Oltre 10mila mammografie in meno.
ASSOCIAZIONE
Lo sanno bene all’Andos Udine, la sezione locale dell’Associazione nazionale donne operate al seno, dove si è arrivati a quota 700 associate. Qui le attività stanno riprendendo e si riprende a organizzare eventi. “Abbiamo aperto un sportello di auto mutuo aiuto a Povoletto e il 26 settembre faremo la Corsa delle Rose a Lignano – spiega la presidente, Mariangela Fantin – ma soprattutto abbiamo aumentato il supporto psicologico, in particolare per le donne che hanno problematiche in famiglia - emerse o acuite nel periodo del lockdown – e presto arriverà una terza psicologa. Un donna che scopre di avere un tumore al senso – dice la presidente - deve capire come comunicarlo alla famiglia e il lockdown ha pesato tanto per chi doveva dare questa notizia in casa, soprattutto ai figli, già alle prese con restrizioni e didattica a distanza”. All’Andos attualmente è fermo soltanto l’ambulatorio senologico, in stand by da marzo 2021, ma dovrebbe riprendere l’attività a settembre. “Con la pandemia i medici ospedalieri (che si prestano gratuitamente per l’ambulatorio Andos) sono stati sommersi dal lavoro e non è stato possibile portare avanti questa attività – precisa Fantin - Hanno lavorato senza sosta, andando a operare anche ad Aviano, sono bravi professionisti che non hanno mai fatto sentire sole queste donne”. Gli interventi, infatti, sono proseguiti durante tutta la pandemia. A mancare sono state le visite di prevenzione, soprattutto per paura di andare in ospedale, una paura che a volte è stata pagata a caro prezzo. “Fare lo screening è la cosa più importante – sottolinea Fantin che vede arrivare all’Associazione donne sempre più giovani - e in questo aiuta molto l’unità mobile che evita alle donne di entrare in ospedale per sottoporsi alla prestazione”. Da Ampezzo a Ovaro, da Paluzza a Gemona, San Daniele e Codroipo, il calendario di stazionamento dell’unità mobile per le mammografie di I livello sul territorio è già pronto fino alla fine dell’anno, con l’auspicio di vedere crescere il numero di adesioni. Gli appuntamenti vengono prenotati direttamente tramite una chiamata da parte del call center sanitario regionale che sostituisce l’invio della lettera d’invito cartacea. Fin dal contatto telefonico vengono ribadite le regole per l’accesso all’esame, in particolare quella di presentarsi all’orario esatto dell’appuntamento per evitare assembramenti, e vengono offerte diverse possibilità (giornate e fasce orarie) per prenotare. Screening in tutta sicurezza, insomma, sia sulle unità mobili che in ospedale.