Prime comunioni, cresime e catechismo. L'arcivescovo fissa le regole anti Covid-19

Giovedì 3 Settembre 2020 di R.U.
L'arcivescovo di Udine Andrea Bruno Mazzocato
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Tornano a essere celebrate prime comunioni e cresime nelle parrocchie dell’Arcidiocesi di Udine, rispettando naturalmente tutte le regole anti Covid-19. L’arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha spedito proprio in questi giorni una lettera informativa ai sacerdoti in cui fornisce alcune indicazioni per la celebrazione del sacramento della Confermazione, con due criteri di fondo: utilizzare spazi grandi od optare per piccoli gruppi con celebrazioni a breve distanza l’una dall’altra. Regole generali che già alcune parrocchie hanno sperimentato per far vivere ai più piccoli la prima comunione, con celebrazioni all’aperto o in gruppi contenuti. Per gli incontri formativi, al momento restano valide le regole degli appuntamenti estivi, potendo scegliere di organizzare gli incontri in chiesa.

A GRUPPI O IN CATTEDRALE
Se la capienza della chiesa, regolata da norme sanitarie, non permette grandi gruppi, «si organizzino le celebrazioni con gruppi poco numerosi», si legge nel documento dell’arcivescovo a proposito della cresima. Ciò comporterà l’aumento delle funzioni e l’invito è «a diversificare gli orari: il sabato pomeriggio tra le 16.30 e le 19, la domenica al mattino tra le 9 e le 11 e al pomeriggio tra le 16.30 e le 19». Per assicurare la possibilità della partecipazione, accanto ai cresimandi, del padrino/madrina, dei familiari e di qualche amico, è consigliato che la celebrazione sia riservata a loro e non si svolga nelle messe di orario comunitario. Se lo ritengono, le parrocchie possono chiedere di celebrare il sacramento in cattedrale a Udine, il sabato o la domenica pomeriggio. Riguardo ad alcuni aspetti della celebrazione, le disposizioni arcivescovili prevedono che al momento della cresimazione, il momento in cui il fedele viene unto con l’olio benedetto, il padrino/madrina accompagni il cresimando tenendosi un passo indietro, senza cioè mettere la mano sulla spalla, come da tradizione. Inoltre, si utilizzerà un batuffolo di cotone monouso da intingere nel Crisma.

PICCOLI PASSI
«Diverse parrocchie hanno già ripreso il catechismo in chiesa e in alcuni casi hanno anche già cominciato a celebrare le prime comunioni a piccoli gruppi», conferma il direttore dell’Ufficio catechistico e neo parroco di Feletto, don Marcin Gazzetta. L’attività catechistica comincerà comunque in pienezza a ottobre. «Da qui ad allora – prosegue il sacerdote -, c’è il tempo per verificare quali saranno le norme definitive che regolano l’attività scolastica e adottare le soluzioni migliori anche in rapporto all’andamento dell’emergenza che stiamo vivendo».

LE ESPERIENZE ESTIVE
Mentre si guarda all’avvio del nuovo anno pastorale, in diocesi di Udine si fa anche un primo bilancio dell’attività estiva, stagione tradizionalmente dedicata all’oratorio e ai soggiorni nelle case parrocchiali in montagna. «Ci sono state situazioni differenti perché diverse erano le possibilità in termini di spazi e di forze in campo – osserva don Gazzetta - Alcune parrocchie sono riuscite a organizzarsi secondo tutte le regole, altre, non potendo garantire la piena sicurezza, hanno preferito non avviare attività». A risentire maggiormente sono stati i soggiorni nelle case parrocchiali in montagna, su cui si è soprasseduto per evitare assembramenti. Dove si è operato, comunque, «l’esperienza è stata positiva», prosegue il responsabile dell’Ufficio catechistico. Diversi, dal suo osservatorio, gli aspetti interessanti: «Ha retto il patto tra parrocchia, famiglie e animatori: per la riuscita, ognuno è stato chiamato a fare la sua parte – sottolinea - Molto importante è stato il percorso formativo con gli animatori per operare in sicurezza: ha reso ancor più evidente che non ci si può improvvisare. Non da ultimo, il lavoro a piccoli gruppi ha consentito un miglior rapporto, responsabilizzando ulteriormente gli animatori». Don Gazzetta invita perciò «a non aver paura, perché ogni tempo è tempo di Dio, bisogna leggerlo bene e starci dentro nel modo giusto».
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