Uccide la moglie a coltellate nel cuore della notte a Codroipo e fugge: si stavano separando

La donna Elisabetta Molaro di 40 anni ritrovata senza vita, l'arma del delitto lanciata dal marito Paolo Castellani in un fossato. I coniugi pare fossero in fase di separazione. In casa anche i due figli della coppia

Mercoledì 15 Giugno 2022 di Lucia Russo
La villetta a Codroipo dove si è consumato l'ennesimo femminicidio
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CODROIPO - L'ennesimo femminicidio, il quarantunesimo da inizio anno in Italia. Il fatto accaduto questa notte intorno alle 2 a Codroipo in un'abitazione in via delle Acacie dove un 44enne ha ucciso la moglie a coltellate ed è poi fuggito. Lui è Paolo Castellani, la vittima Elisabetta Molaro, 40 anni. Stando alle prime informazioni, Castellani  subito dopo  si è dato alla fuga scappando nel buio della notte in mezzo ai campi lanciando il coltello in un vicino corso d'acqua. Dopo alcune ore di ricerca, l'uomo è stato trovato dai carabinieri in stato confusionale e si trova ora in stato di fermo. Sembra che i due fossero in fase di separazione e lui non riusciva ad accettarla.

Elisabetta è stata uccisa con decine di coltellate al collo e al torace.

Subito dopo l'omicida si è allontanato su un'auto che i carabinieri hanno rintracciato nei pressi del fiume Stella. Proprio nel fiume, grazie anche ai Vigili del fuoco, è stata trovata la probabile arma del delitto: un coltello da cucina di 27 centimetri. Ieri sera la vittima, agente assicurativo, era uscita con un'amica, rientrando piuttosto tardi. Ne è scaturita una discussione al culmine della quale l'uomo - commesso in un negozio - ha afferrato il coltello e ha sferrato i colpi mortali.

La donna era uscita con un'amica: al rientro la tragedia

Il fatto accaduto intorno alle 2 di notte. In casa c'erano anche le due figlie della coppia, due bambine di 8 e 5 anni, che stavano dormendo nella stanza a fianco e non hanno avuto percezione della tragedia che si stava consumando: sono state svegliate dai soccorritori. Stando ad una prima ricostruzione, Molaro sarebbe uscita con una sua amica e al rientro il marito la stava aspettando. E' scoppiata la lite finita con le coltellate fatali per la 40enne. A chiamare i soccorsi sarebbe stato proprio il marito. E poi, si sarebbe immediatamente allontanato dall'abitazione, ma subito rintracciato. Quindi è stato portato in ospedale perchè trovato dai militari in stato confusionale. Castellani è in stato di fermo nella cella di sicurezza del comando provinciale dei carabinieri di Udine. I bimbi sono stati affidati ai nonni. Sul posto è giunto il sostituto procuratore di Udine, Claudia Finocchiaro, che sta coordinando le indagini.

Il marito confessa

Paolo Castellani, nato a San Vito al Tagliamento (Pordenone) e residente a Codroipo (Udine), nel primo pomeriggio ha confessato l'uxoricidio. «Alla presenza dell'avvocato difensore - fa sapere la Procura di Udine - l'uomo è stato sottoposto a interrogatorio e ha ammesso la propria responsabilità e ricostruito in maniera dettagliata i momenti precedenti e successivi all'evento delittuoso». Con il passare delle ore si vanno delineando nel dettaglio anche altri particolari della tragedia. L'uomo è stato rintracciato dai carabinieri, ore dopo l'omicidio della moglie, a distanza di 4 chilometri dall'abitazione, seminudo e in stato confusionale. Alle mani presentava lievi lesioni. Al termine delle formalità di rito, Castellani è stato chiuso nella Casa circondariale di Belluno. Nei prossimi giorni la Procura della Repubblica di Udine avvierà l'iter per la richiesta di convalida del provvedimento restrittivo.

Il sindaco

«Siamo sconvolti e riviviamo, a dieci anni di distanza, il medesimo dramma famigliare: allora venne uccisa Lisa Puzzoli, di soli 22 anni, oggi Elisabetta Molaro, di 40 anni, entrambe hanno lasciato orfane le loro bambine»: sono le parole con cui il sindaco di Codroipo (Udine), Fabio Marchetti, ha commentato il femminicidio in via delle Acacie, nella sua città. «Le due famiglie coinvolte nel dramma odierno abitano qui da sempre - ha aggiunto - anche se siamo una cittadina di 16 mila abitanti, ci conosciamo tutti: non ci diamo pace per l'accaduto». Marchetti ricorda come a Codroipo sia stato attivato uno dei primi centri di ascolto e antiviolenza della provincia di Udine: «Un progetto di Ambito portato ad esempio in tutto il territorio - ha sottolineato -: purtroppo, in questa circostanza si è rivelato inutile, perché, da quanto appreso, la vittima non vi si era mai rivolta, forse perché non c'erano stati episodi violenti in passato». Le due bimbe della coppia sono state affidate ai nonni, ma il Comune si è già mosso per supportarli: «Già dalla notte scorsa, quando gli investigatori mi hanno informato della tragedia - ha concluso Marchetti - ho attivato le assistenti sociali, che si sono immediatamente recate dai parenti per assicurare il massimo aiuto nella gestione di queste due piccine».

Famiglia normale

Si trattava, a detta dei vicini, di una normalità interrotta la scorsa notte ma che appena tre giorni fa, domenica scorsa, aveva portato la famiglia a festeggiare tutti insieme il compleanno della figlia più piccola, con allegro codazzo di bimbi, palloncini e festoni. Poi ieri sera la tragedia. Dopo aver commesso il delitto, l'uomo ha telefonato al 112 ed è fuggito nella notte: è stato trovato, alcune ore più tardi, non lontano da Villa Manin. Vagava seminudo e in stato confusionale. I suoi abiti erano macchiati del sangue della vittima. Poco distante, nel fiume Stella, è stato trovato anche il coltello.

I passaggi successivi dell'indagine sono stati agevoli: messo alle strette, Castellani ha confessato. È stato arrestato e condotto in carcere a Belluno. La Procura di Udine già domani disporrà l'autopsia. Un accertamento tecnico che servirà soltanto a stabilire la dinamica dell'aggressione e la causa della morte, ovvero quale coltellata è stata letale. (

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Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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