Donate con amore al neo-museo,
rubate le memorie dei pescatori

Lunedì 20 Giugno 2016 di Paola Treppo
Un bilancia di rame simile a quella rubata

MARANO LAGUNARE (Udine) - Erano i ricordi, preziosi, di grande valore economico e affettivo, anche dell'Ottocento, che la comunità maranese aveva voluto donare alla colletività per ricordare la vita dura che avevano fatti i loro nonni e bisnonni, i pescatori di Marano. Affinchè i loro sacrifici, e la storia di un popolazione unica nel suo genere, quella della bella Marano, non andassero perduti. I loro oggetti, dalle reti di cotone fatte a mano dalle donne, agli arredi di casa e fino alle masserizie da tavola, ma soprattutto agli strumenti di lavoro, sono stati donati e depositati del Centro Civico del Comune. In attesa di realizzare una casa-museo, a memoria. Adesso questo spazio esposotivo, concesso da un privato per allestire una mostra che restrà aperta tutta l'estate, è stato inaugurato, in occasione, nei giorni scorsi, della festa del Patrono, San Vio. 
 

 

La casa è del 1400; intatta. Senza acqua, gabinetto nè riscaldamento, così come era nata. Su due piani, Casa Milocco, vicino all'ex stabilimento Maruzzella, è un universo di memorie commoventi, di grande fascino, con l'area interrata dove si selezionava il pesce poi diretto all'asta. Dove si mangiava e si dormiva; è un luogo autentico, con pavimenti del '600 in pietra d'Istria. Era di una famiglia facoltosa, quella che la abitava. Qui oggi si può capire la vita della comunità locale, che col mare ha un legame fortissimo. Una chicca, sconosciuta. Ma che porta con sé anche tanta amrezza: a pulire, con un lavoro più che certosino, tutti i beni donati dalla comunità, tre donne appasionate di storia. Sono state loro, sistemando e allestendo la casa-museo, a scoprire che, dal centro civico comunale, negli ultimi anni, sono stati rubati diversi attrezzi e arredi di un tempo che non hanno prezzo; tra quesi una cassapanca del 1700, una grande bilancia di rame (in foto) di quelle usate per pesare il pesce, i piatti in ottone di una bilancia altrettanto datata e unica. Pezzi rarissimi, di emorme valore sul mercarto nero.
Per fortuna, tutto cioè che era stato ammassato dopo il dono è stato fotografato e catalogato: adesso, quando le volontarie faranno denuncia di furto, le forze dell'ordine sapranno cosa cercare. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA