Carrefour a Tavagnacco: l'ipermercato si dimezza, incombe la paura di esuberi

Giovedì 20 Febbraio 2020 di Camilla De Mori
Carrefour a Tavagnacco: l'ipermercato si dimezza, incombe la paura di esuberi
TAVAGNACCO - Lavoratori del Carrefour Iper in stato di agitazione a Tavagnacco. Al centro della protesta i timori per il futuro per gli attuali 78 addetti in forza al punto vendita, visto che l'ipermercato è destinato ad essere dimezzato, dopo i lavori che dovrebbero ridurre la superficie dagli attuali 9-10mila metri quadri a circa 5mila, grazie al piano di rilancio avviato dalla nuova proprietà del centro commerciale Friuli, in mano ad un fondo austriaco, la Mid. Nel non detto, fra i lavoratori Carrefour, aleggia la paura che possano esserci eventuali futuri esuberi (allo stato inesistenti), dopo il taglio o il ridimensionamento di alcuni reparti.

Per questo, i sindacati hanno chiesto un tavolo, con la Regione, Carrefour e la Mid, per ottenere «le risposte che ormai da mesi attendiamo» e minimizzare i possibili impatti occupazionali. Per parte sua, in serata, con una nota inviata dal senior associate director Sara Amadei, Carrefour Italia «dichiara che non è stata avviata alcuna nuova procedura di licenziamento collettivo, ci sono stati nei punti vendita di Tavagnacco solo 9 esodi incentivati su base volontaria che rientrano nell'accordo di mobilità firmato a giugno 2019 e che si concluderà il prossimo 29 febbraio». Ma andiamo con ordine.
 
AGITAZIONE

La mobilitazione avviata con la proclamazione dello stato di agitazione si inserisce nell'ambito della procedura avviata nel 2019 dall'azienda, che, come rammenta Francesco Buonopane (Filcams Cgil), partita «con 30 esuberi dichiarati» dall'azienda per il Friuli, si è chiusa con «l'uscita volontaria di 13 lavoratori dall'ipermercato di Udine e 9 da Tavagnacco», per un totale di 22. Nel 2019, come ricordano lo stesso Buonopane con Diego Marini (Fisascat Cisl) e Andrea Sappa (Uiltucs Udine), «l'impresa a fronte dell'annunciata riduzione di superficie dell'ipermercato, riduzione ancora da iniziarsi alla data odierna, ha aperto la procedura chiusa con accordo sindacale a livello nazionale». Nell'intesa siglata a livello territoriale, rammentano i sindacalisti, c'era l'impegno dell'azienda a convocare i rappresentanti dei lavoratori per illustrare il piano, spiegando quali reparti sarebbero stati ridotti e quali chiusi. Ma, «nessuna convocazione ad oggi». All'ultimo tavolo nazionale il gruppo ha comunicato «solo le date presunte dei lavori», che, spiega Buonopane, «dovrebbero iniziare a marzo», ma «nulla ci è dato sapere su come verranno gestiti i lavori e su come l'impresa pensa di gestire l'organico nella fase» di cantiere. Inoltre, aggiungono Buonopane, Marini e Sappa, a preoccupare i sindacati è anche il fatto che il contratto di affitto è «da molti mesi in fase di negoziazione con l'attuale proprietà» del centro commerciale. Secondo i sindacalisti sarebbero «sempre più insistenti le voci di una trattativa complessa e sul cui esito ci sono molte perplessità» (ma la proprietà del centro smentisce che ci siano difficoltà). I sindacati, pur «soddisfatti che una proprietà dopo anni di abbandono sia pronta ad investire per rilanciare il centro», sono preoccupati. «La riduzione di superficie rappresenta un problema che vorremmo provare a gestire con tutti gli strumenti che la legge ci consente, per ridurre al minimo, se non neutralizzare del tutto, l'impatto di tale ristrutturazione». L'assenza di notizie certe da Carrefour viene giudicata dai sindacalisti «inaccettabile». Da qui la richiesta alla Regione di attivare un tavolo urgente, a cui chiamare Mid e Carrefour. «Visto che siamo preoccupati per possibili impatti sui lavoratori Carrefour, vorremmo avviare un ragionamento di sito con il centro commerciale, visto che dopo la riqualificazione, a regime, il polo dovrà contare su 500 lavoratori. Con un centro che assume, c'è più spazio per tutti». 

LE REAZIONI
Nel precisare, come già detto, che non è stata avviata alcuna nuova procedura di licenziamento collettivo, Carrefour fa sapere che «è in corso una negoziazione con la proprietà della galleria in merito al ridimensionamento della metratura delle superfici commerciali. Carrefour Italia è disponibile ad incontrare i sindacati per aggiornarli sulla trattativa in corso». «Sarà nostra cura organizzare in tempi brevi l'incontro», assicura l'assessore alle Attività produttive Sergio Emidio Bini. Anche il direttore del centro commerciale Friuli Armin Hamatscheck apre le porte: «Quando qualcuno ci chiederà qualcosa, siamo disponibili ad andare al tavolo. Ben venga». Quanto alla trattativa con Carrefour per la locazione precisa: «Non vediamo nessuna difficoltà nella trattativa. È la prima volta che ne sento parlare».
Ultimo aggiornamento: 15:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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