Blitz dei Nas nelle case di riposo: «Contati gli ospiti e verificate le condizioni»

Sabato 7 Gennaio 2023 di L.D.F.
Dei carabinieri del Nas in una foto di repertorio

UDINE - L’operazione era stata concordata a livello nazionale per contrastare eventuali abusi, reati o problematiche che molto spesso accadono a danno delle fasce più deboli della popolazione. E così i carabinieri del Nas, in tutta la Penisola, hanno predisposto dei controlli nelle case di riposo, pubbliche e private. Le “visite” sono state eseguite sia a Natale che a Capodanno, proprio per mettere in risalto eventuali carenze in momenti particolari dell’anno, quando, magari, si abbassa la tensione per le festività.

IN REGIONE
Anche i Nas del comando di Udine che hanno il controllo dell’intero territorio hanno effettuato il blitz e hanno verificato, da quello che è emerso, due o tre case di riposo per provincia. Diversi i controlli effettuati. Per prima cosa i carabinieri dei Nas sono andati nelle cucine per capire lo stato di conservazione dei cibi, sia quelli freschi come mozzarelle, altri latticini e similari, sia la carne. Verificata pure la pulizia delle cucine, la strumentazione, lo stato delle pentole e di tutti gli accessori, oltre alla pulizia delle celle frigorifere, dei frigoriferi più piccoli, degli utensili e del pavimento per vedere se c’erano scarafaggi o altri animali. I controlli sono poi proseguiti con la verifica di alcune camere prese a casa, per guardare il livello di pulizia non solo della camera, ma anche degli ospiti. È toccato poi agli spazi comuni. Infine i carabinieri del Nas hanno controllato pure gli armadietti dei medicinali per vedere se c’erano farmaci scaduti, come erano tenuti i farmaci più pericolosi come quelli con oppiacei. L’ultimo passaggio sui registri e sul numero degli ospiti presenti per verificare che non ce ne fossero di più di quelli dichiarati o oltre il limite di abitabilità.
I RISULTATI
L’esito dei controlli nelle case di riposo delle province della regione Friuli Venezia Giulia non è stato ancora reso noto. Non è possibile, insomma, sapere se sono state riscontrate problematiche ed eventualmente di quale tipo. Da indiscrezioni, però, pare che i controlli eseguiti dai Carabinieri del Nas non abbiano accertato nulla di illegittimo, ne sul fronte penale e neppure su quello amministrativo. Si tratterebbe, dunque, si un esame superato a pieni voti dalle strutture del territorio, seppur prese a campione. Del resto a fronte di rette così alte almeno gli standard di qualità dovrebbero garantire il massimo, cosa che non sempre avviene.
COMPETENZE
Anche per questo i Nas entrano in azione per cercare di tutelare gli utenti da frodi alimentari e non solo.

Infatti, nella duplice funzione di ufficiali di polizia giudiziaria e di ispettori sanitari, svolgono i compiti affidati - d’iniziativa, su richiesta del Ministro della salute o dei reparti dell’Arma territoriale, oppure su delega dell’autorità giudiziaria - nelle macroaree “Alimenti e bevande” e “Sanità Pubblica”. La prima è articolata in 10 settori merceologici, tra cui qualità delle carni e degli allevamenti, la seconda, invece, la macroarea “Sanità Pubblica”, contempla i settori della farmacovigilanza, strutture sanitarie, socio assistenziali, di riabilitazione e di recupero dei tossicodipendenti.

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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