UDINE - Senza fuochi artificiali, non è un vero Capodanno.
L’ANNUNCIO
«Faremo lo spettacolo con i fuochi artificiali senza botti, che saranno sparati dal Castello – ha annunciato l’assessore Franz -; vogliamo riproporre il modello di show che abbiamo introdotto qualche anno fa e che è attento anche al benessere degli animali, perché i fuochi artificiali che useremo sono a basso impatto acustico». Per quanto riguarda la grande festa in piazza Primo Maggio, invece, l’amministrazione è ancora in attesa dell’evoluzione della situazione, ma, rispetto ad alcune settimane fa, quando il clima era più ottimistico, ora pare esserci maggior scetticismo. «Il quadro generale non è dei migliori – ha commentato infatti l’assessore -, manca un mese e mezzo alla fine dell’anno e la situazione è ancora troppo complessa, senza contare che le stringenti regole di sicurezza, in una simile manifestazione, farebbero aumentare notevolmente i costi. Per ora, aspettiamo di vedere come si evolve il contesto». Le prospettive, però, non sembrano buone, tanto che il Comune preferirebbe puntare su altre iniziative, più contenute e quindi più facilmente “controllabili” dal punto di vista sanitario, che andranno ad aggiungersi a quelle presentate da enti e associazioni culturali che hanno partecipato al bando di Palazzo D’Aronco. L’amministrazione, infatti, ha messo a disposizione quasi 60 mila euro a sostegno di eventi (spettacoli dal vivo, musica, teatro, incontri) sulla tradizione natalizia, per un calendario di appuntamenti che porterà il Natale su tutto il territorio cittadino e che verrà presentato a breve. Ma i finanziamenti per il dicembre udinese non si fermano qui: altri 60 mila euro, infatti, sosterranno le luminarie installate da associazioni, borghi, vie e pro loco per creare la tipica atmosfera delle festività. A questi, si aggiungono i fondi messi direttamente dall’amministrazione: 30 mila per la pista di pattinaggio in piazza Venerio e 90 mila per illuminazione e videomapping a tema natalizio sui palazzi storici della città. Due abeti, donati dal Comune di Tarvisio, saranno infine allestiti in via Lionello e in Piazza Duomo. Il via ufficiale, con l’accensione delle luminarie, sarà il 26 novembre.
LUNA PARK E MOSTRA
Accolta la richiesta dei giostrai: il luna park di Santa Caterina, invece di domenica, si chiuderà mercoledì 17 novembre. «Dato che gli operatori erano impegnati a Treviso – ha spiegato Franz -, a Udine sono arrivati una settimana dopo il previsto. Quando ci hanno chiesto di potersi fermare qualche giorno in più, abbiamo verificato la fattibilità e quindi abbiamo deciso la proroga di tre giorni. Non si può fare di più perché poi arrivano le bancarelle di Santa Caterina». Sono oltre 7 mila i visitatori della prima grande mostra internazionale, La forma dell’infinito, ospitata a Casa Cavazzini dal 16 ottobre a fine marzo 2022. «Nell’ultimo fine settimana – ha detto Franz -, abbiamo avuto 1.100 presenze; 2.100 considerano tutti e sette i giorni. Il meccanismo ormai è rodato e i numeri andranno a crescere, anche perché continuiamo con la promozione oltre i confini regionali». Non solo: l’amministrazione lancia il marchio “Udine grandi mostre”, perché «vogliamo dare continuità al progetto, vogliamo che questo diventi un appuntamento fisso annuale». E già si inizia a pensare all’esposizione del prossimo anno, con la volontà, possibilmente, di confermare la collaborazione con don Alessio Geretti e il Comitato di San Floriano, «per la loro competenza, l’esperienza, la passione – ha concluso Franz -, e il loro forte legame con il territorio».