La quarta ondata del Covid mette a rischio il Capodanno: festa a Udine appesa a un filo

Giovedì 11 Novembre 2021 di Alessia Pilotto
Capodanno a Udine

UDINE - Senza fuochi artificiali, non è un vero Capodanno.

E anche se la festa in piazza appare sempre più improbabile, Palazzo D’Aronco conferma lo spettacolo pirotecnico che ormai da tradizione saluta il nuovo anno. Una buona notizia, dopo lo stop totale del 2020. 

L’ANNUNCIO

«Faremo lo spettacolo con i fuochi artificiali senza botti, che saranno sparati dal Castello – ha annunciato l’assessore Franz -; vogliamo riproporre il modello di show che abbiamo introdotto qualche anno fa e che è attento anche al benessere degli animali, perché i fuochi artificiali che useremo sono a basso impatto acustico». Per quanto riguarda la grande festa in piazza Primo Maggio, invece, l’amministrazione è ancora in attesa dell’evoluzione della situazione, ma, rispetto ad alcune settimane fa, quando il clima era più ottimistico, ora pare esserci maggior scetticismo. «Il quadro generale non è dei migliori – ha commentato infatti l’assessore -, manca un mese e mezzo alla fine dell’anno e la situazione è ancora troppo complessa, senza contare che le stringenti regole di sicurezza, in una simile manifestazione, farebbero aumentare notevolmente i costi. Per ora, aspettiamo di vedere come si evolve il contesto». Le prospettive, però, non sembrano buone, tanto che il Comune preferirebbe puntare su altre iniziative, più contenute e quindi più facilmente “controllabili” dal punto di vista sanitario, che andranno ad aggiungersi a quelle presentate da enti e associazioni culturali che hanno partecipato al bando di Palazzo D’Aronco. L’amministrazione, infatti, ha messo a disposizione quasi 60 mila euro a sostegno di eventi (spettacoli dal vivo, musica, teatro, incontri) sulla tradizione natalizia, per un calendario di appuntamenti che porterà il Natale su tutto il territorio cittadino e che verrà presentato a breve. Ma i finanziamenti per il dicembre udinese non si fermano qui: altri 60 mila euro, infatti, sosterranno le luminarie installate da associazioni, borghi, vie e pro loco per creare la tipica atmosfera delle festività. A questi, si aggiungono i fondi messi direttamente dall’amministrazione: 30 mila per la pista di pattinaggio in piazza Venerio e 90 mila per illuminazione e videomapping a tema natalizio sui palazzi storici della città. Due abeti, donati dal Comune di Tarvisio, saranno infine allestiti in via Lionello e in Piazza Duomo. Il via ufficiale, con l’accensione delle luminarie, sarà il 26 novembre. 


LUNA PARK E MOSTRA


Accolta la richiesta dei giostrai: il luna park di Santa Caterina, invece di domenica, si chiuderà mercoledì 17 novembre. «Dato che gli operatori erano impegnati a Treviso – ha spiegato Franz -, a Udine sono arrivati una settimana dopo il previsto. Quando ci hanno chiesto di potersi fermare qualche giorno in più, abbiamo verificato la fattibilità e quindi abbiamo deciso la proroga di tre giorni. Non si può fare di più perché poi arrivano le bancarelle di Santa Caterina». Sono oltre 7 mila i visitatori della prima grande mostra internazionale, La forma dell’infinito, ospitata a Casa Cavazzini dal 16 ottobre a fine marzo 2022. «Nell’ultimo fine settimana – ha detto Franz -, abbiamo avuto 1.100 presenze; 2.100 considerano tutti e sette i giorni. Il meccanismo ormai è rodato e i numeri andranno a crescere, anche perché continuiamo con la promozione oltre i confini regionali». Non solo: l’amministrazione lancia il marchio “Udine grandi mostre”, perché «vogliamo dare continuità al progetto, vogliamo che questo diventi un appuntamento fisso annuale». E già si inizia a pensare all’esposizione del prossimo anno, con la volontà, possibilmente, di confermare la collaborazione con don Alessio Geretti e il Comitato di San Floriano, «per la loro competenza, l’esperienza, la passione – ha concluso Franz -, e il loro forte legame con il territorio».

Ultimo aggiornamento: 15:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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