I campeggi nel mirino dei Nas: otto controllati, quattro multati

Martedì 17 Agosto 2021
I campeggi nel mirino dei Nas: otto controllati, quattro multati

UDINE Sugli otto campeggi del Friuli Venezia Giulia sottoposti a controlli da parte dei Carabinieri del Nas di Udine nel periodo compreso tra il 26 luglio e il 10 agosto, sono state quattro le violazioni riscontrate complessivamente.

IN MONTAGNA Di queste una in provincia di Udine, in un campeggio di Comeglians, in Carnia, dove sono state riscontrate irregolarità di tipo procedurale che riguardano un indebito utilizzo di una superficie per conservare gli alimenti: «Ci è stata richiesta ulteriore documentazione per quanto concerne il magazzino esterno alla nostra struttura e non sono state riscontrate altre carenze» ha specificato il titolare.

La sanzione di tipo amministrativo è stata di 2 mila euro, così come per un'altra struttura in provincia di Gorizia. Le attività continuano il loro servizio, non ci sono provvedimenti sospensivi.

IN SPIAGGIA

In un campeggio di Lignano è stata riscontrata la mancanza di una serie di documenti relativa alla gestione della struttura. Due titolari di campeggi e villaggi turistici delle province di Trieste e Pordenone sono stati, invece, segnalati all'autorità giudiziaria per irregolarità che riguardano la sicurezza sui luoghi di lavoro - c'erano estintori non rinnovati e carenze di dotazioni di primo soccorso e se porranno rimedio, l'illecito passerà da penale ad amministrativo.

OPERAZIONE NAZIONALE

Dopo il 6 agosto, con l'entrata in vigore dell'obbligo di Green pass, i militari hanno effettuato anche accertamenti a tal riguardo: non sono state riscontrate violazioni in nessuna delle strutture controllate. A livello italiano le verifiche dei militari dell'arma d'intesa con il ministero della Salute, su villaggi turistici, campeggi, agriturismo hanno portato a 17 chiusure e 301 violazioni penali e amministrative contestate, per 150mila euro. I controlli hanno interessato 724 attività, accertando violazioni in 202 di esse. Rilevata in particolare la mancata attuazione delle misure anti-Covid (uso di dispositivi di protezione individuale, presenza di dispenser, procedure di disinfezione, distanziamento). Accertata la regolarità sul green pass da parte degli ospiti. La metà delle le violazioni riguardano carenze igienico-sanitarie nella preparazione dei pasti. Nei casi più gravi sono stati rinvenuti alimenti in cattivo stato di conservazione e proposti fraudolentemente come freschi: in altri mancava l'indicazione circa la presenza di allergeni o la tracciabilità del prodotto. Controlli che hanno portato al sequestro di 1.890 kg di alimenti irregolari. Dei 17 provvedimenti di chiusura e sospensione delle attività, 11 casi hanno riguardato proprio gli ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, nelle restanti situazioni invece sono state disposte nei confronti di spazi alloggiativi e di pertinenze quali piscine abusive.

CONTROLLI ANTI COVID

Sono state 532 le persone controllate in provincia di Udine da parte delle Forze dell'Ordine durante la giornata di Ferragosto, tutte erano in regola con il certificato verde. Così come anche i 28 esercizi pubblici monitorati hanno rispettato la legge. Dall'entrata in vigore del green pass, secondo i dati della Prefettura di Udine, si sono monitorate 4.534 persone, di queste solo due sono state sanzionate per la mancata esibizione del certificato verde, l'ultimo dei quali a Lignano; sul fronte delle attività economiche 393 controlli e due denunce, le ultime a Sappada e Lignano. A Grado nel weekend appena trascorso 17 i controlli, contestate due violazioni per abbandono dei rifiuti all'esterno dei contenitori. 

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