Rivoluzione "Huussi", l'architetta friulana protagonista alla Biennale

È l'unica italiana nel team di professionisti che ha immaginato l'allestimento prescelto

Sabato 18 Febbraio 2023 di Camilla De Mori
Rivoluzione "Huussi", l'architetta friulana protagonista alla Biennale

UDINE - Un'architetta udinese protagonista alla Biennale di architettura 2023 di Venezia che si aprirà il prossimo 20 maggio. Tutto è nato dall'amicizia con una collega finlandese, Arja Renell, conosciuta durante un anno di Erasmus a Londra, e da una lunga notte udinese, molti anni dopo, vissuta dalle due amiche nel capoluogo friulano per abbozzare la proposta del progetto del padiglione della Finlandia. E così Barbara Motta, classe 1974 (che a Udine lavora con la sorella Marilena nello studio A2R Architetti associati), si è trovata ad essere l'unica professionista italiana nel team di lavoro scelto per immaginare e realizzare la mostra che terrà banco nel padiglione finlandese.

Una mostra dedicata a un tema di grande attualità, come ha sottolineato anche la curatrice della Biennale di architettura Lesley Lokko, e incentrata su un interrogativo legittimo: se, in tempi di siccità e carenza idrica conclamata possa ancora essere giustificato "buttare" il 30 per cento della nostra acqua con lo sciacquone. La risposta del team di lavoro di cui Barbara Motta fa parte, il gruppo The Dry Collective (composto, oltre che dall'architetto Arja Renell, la curatrice, e dalla stessa Motta, dai colleghi finlandesi Emmi Keskisarja, Eero Renell, Janne Teräsvirta e dal grafico Antero Jokinen), è stata una sola: la rivoluzione "Huussi", dal nome del servizio igienico esterno «comune a tutte le case di campagna finlandesi». Un wc compostabile, dove «al posto dell'acqua si usa la torba», ottenendo un doppio risultato: un risparmio della risorsa idrica e «la produzione di fertilizzante naturale».


LA MOSTRA
Insomma, la mostra "Huussi. Imagining the future history of sanitation", prodotta da Archinfo (che sarà allestita nei Giardini di Venezia durante la Biennale architettura 2023 dedicata a "Il Laboratorio del futuro") rivaluta il sistema esistente offrendo una risposta (o almeno una proposta di risposta) a un problema complicato. «Con il nostro allestimento parleremo del sistema esistente come qualcosa di ormai superato, con uno sguardo rivolto al futuro, anche con un po' di ironia. Porremo una serie di punti di domanda - spiega Motta - per aprire il dialogo su cosa si potrebbe fare per utilizzare questo nuovo sistema, già collaudato in Finlandia in un contesto rurale, anche all'interno delle città». Nel padiglione finlandese, oltre alla proiezione di video, «ci sarà anche una "huussi" non funzionante, oltre a un po' di vegetazione, per dare la sensazione ai visitatori che quello che si fa può essere utile alla natura e all'agricoltura».
Ma oltre a porre dei punti di domanda per lasciare ai visitatori le possibili risposte, Motta e i suoi colleghi hanno pensato anche a Venezia. E in questo caso strategica è stata la presenza dell'architetta udinese, che inizialmente ha creato il contatto con l'associazione Veras. Questo sodalizio, infatti, all'Isola delle Vignole coltiva progetti ambiziosi per «un terreno di quasi 4 ettari che era del Demanio. Il loro progetto prevede di creare un parco agro-ambientale in una vasta area di quest'isola, che era abbandonata. Hanno anche l'idea di realizzare in futuro una grande serra con una copertura fotovoltaica. L'idea è quella di riappropriarsi di uno spazio verde non rivolto ai turisti, ma pensato per la gente dell'isola di Vignole e di Venezia». Da qui è nata la collaborazione con il team della Finlandia di cui Motta fa parte. «La "Huussi" che noi metteremo in mostra nel padiglione finlandese, quando finirà l'esposizione, andrà a Veras e sarà resa utilizzabile» nella loro area verde.


IL PADIGLIONE
Il concept espositivo del padiglione finlandese è stato scelto attraverso un processo di open call. Il principale finanziatore della mostra è il ministero dell'Istruzione e della Cultura del Paese del Nord Europa. La mostra è realizzata con il supporto della Finnish Cultural Foundation. Sostenitori della mostra anche Lab University of Applied Sciences, Durat, Biolan, Fiskars, Helsinki Distilling Company e l'Ambasciata di Finlandia a Roma.

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 10:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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