Contarena: stop allo sgombero, il bar per ora non chiude

Giovedì 2 Giugno 2022 di Alessia Pilotto
Contarena

UDINE - Nessuno sgombero del Contarena, per ora.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha sospeso come richiesto dai gestori, la sentenza del Tar Fvg che l'8 aprile aveva dichiarato legittima l'ordinanza per liberare i locali, fatta dal Comune di Udine sulla base di un presunto inadempimento contrattuale della società.

La Spritz Time srl, quindi, potrà continuare la sua attività nel caffè liberty almeno fino al 25 ottobre, quando la giustizia amministrativa si pronuncerà nel merito dalla questione. «Anche alla luce cita l'ordinanza della Settima Sezione del Consiglio di Stato -, della documentazione da ultimo depositata dalla società appellante (la Spritz Time, appunto), che sembra attestare una ripresa della capacità di questa di adempiere ai propri obblighi economici», il tribunale ha quindi deciso di accogliere l'istanza cautelare e congelare temporaneamente l'esecutività del pronunciamento del Tar Fvg fino all'udienza fissata per quest'autunno.

Rimandata la querelle tra Comune di Udine e Contarena con la Spritz Time srl

Ancora una volta, quindi, la decisione definitiva sulla querelle che da mesi vede contrapposti il Comune di Udine e la società che gestisce lo storico locale viene rimandata. Le tensioni erano iniziate diversi anni fa, quando da una ricognizione degli uffici erano emersi dei canoni non versati dalla società per l'attività negli spazi che fanno parte dell'ambito di Palazzo D'Aronco; al tempo, era stato stabilito un piano di rientro; poi, lo scorso ottobre, il Municipio, fatti i conti, aveva dichiarato chiuso il contratto con la srl e ordinato lo sgombero dei locali causa inadempimento: alle casse comunali, infatti, mancavano al tempo 263 mila euro (anche se le stime più recenti parlano ormai di una cifra che si aggira sui 300 mila) tra canoni e rate di rientro non saldate. Dal canto suo, la Spritz Time ha sempre sostenuto di aver anticipato lavori di manutenzione per oltre 200 mila euro che sarebbero stati di competenza del Comune.
La società si è quindi rivolta al Tar Fvg, sollevando alcuni rilievi, come la natura del rapporto con il Comune (affitto d'azienda o concessione), l'illegittimità del silenzio dell'amministrazione verso le istanze della srl e la compensazione delle spese anticipate. Il Tribunale Amministrativo, dopo aver sospeso l'ordinanza di sgombero in via precauzionale, si è infine pronunciato nel merito ad aprile, rigettando il ricorso, dando ragione al Comune e riconoscendogli il potere di agire in autotutela e di ordinare lo sgombero. Ne erano seguiti momenti concitati: Palazzo D'Aronco, infatti, pochi giorni dopo la sentenza aveva inviato dirigenti e Polizia locale per cambiare serratura al locale, un'operazione che alla fine si è deciso di sospendere in attesa del Consiglio di Stato cui i gestori si erano rivolti per ribaltare il pronunciamento del Tar. E, dopo l'ennesimo slittamento, è di nuovo stallo fino ad ottobre, almeno sul piano della giustizia amministrativa. In sede civile, infatti, c'è la causa per danni che la Spritz Time ha fatto al Comune mentre a inizio maggio, la srl ha anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica contro l'amministrazione.

 

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