UDINE - «L'abolizione del voto capitario e dei tetti di possesso azionario e del numero di deleghe per il voto assembleare fa venire meno i capisaldi che regolano le banche popolari, aprendo così la strada a spregiudicate manovre finanziarie che rischiano di fagocitare questi istituti».
Lo afferma il presidente della Banca Popolare di Cividale, Graziano Tilatti, commentando la riforma voluta dal Governo. «Le conseguenze - prosegue Tilatti - sono di straordinaria gravità, e per questo la vicenda dell'abrogazione dell'articolo 30 del Testo unico in materia bancaria è diventato giustamente un caso politico».
Ultimo aggiornamento: 13:50
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