Bando restauro, Fondazione Friuli scende in campo con 600mila euro

Mercoledì 31 Marzo 2021 di Lisa Zancaner
Una restauratrice

UDINE - Dalle piccole chiese arroccate sui monti alle statue che abbelliscono parchi di ville e dimore storiche.

E ancora, tele sapientemente dipinte, pellicole d'epoca che hanno impresso un pezzo di storia, antichi manoscritti e imponenti edifici. 


PATRIMONIO

È il patrimonio culturale del Friuli che deve fare i conti, anche lui, con il trascorrere del tempo. Per preservare, conservare ed arricchire questo prezioso patrimonio, anche quest'anno scende in campo la Fondazione Friuli con il Bando Restauro 2021. Con il sostegno e il contributo di Intesa Sanpaolo e un plafond di 600mila euro, il bando punta a tutelare e valorizzare i beni storico-artistici e il patrimonio architettonico presenti sul territorio, per farli conoscere e renderli fruibili alla collettività, ma anche a riqualificare edifici da destinare ad attività di promozione socio-culturale, offrendo alle comunità luoghi di aggregazione e spazi da vivere all'insegna della socializzazione, con l'auspicio di poterlo fare quanto prima. In questa edizione verrà riservata particolare attenzione alle iniziative promosse sul territorio in cui opera la Fondazione (le ex province di Udine e Pordenone), proprio in quest'ambito, nonché per il restauro di beni di particolare rilevanza storico-artistica.


IL PRESIDENTE

«Abbiamo sempre considerato questo come un progetto rivolto al futuro e non al passato ha affermato il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini presentando il nuovo bando e per noi è fondamentale destinare risorse al patrimonio storico e artistico del Friuli. Da questi stendardi della storia si possono trarre stimoli per andare oltre a questo momento di emergenza». La partecipazione al bando si rivolge a istituzioni, enti pubblici o religiosi, fondazioni e associazioni che avranno tempo fino al 3 maggio per presentare la domanda. «Negli ultimi anni ha proseguito il presidente Morandini gli interventi messi in atto hanno interessato quasi tutti i comuni dei territori di Udine e Pordenone e questo la dice lunga sullo spirito di appartenenza dei friulani al proprio territorio. Valori che vanno rispettati e alimentati». Certo, chi presenta la domanda deve metterci del suo. E non solo con le idee. Le iniziative progettuali, infatti, devono presentare un significativo cofinanziamento dei costi complessivi e finora il territorio ha risposto più che positivamente: 149 tappe in tre anni con 13 milioni di euro di interventi. 
«Esiti che fanno piacere ha commentato Simonetta Bonomi, Soprintendente delle Belle Arti del Fvg . Con l'aiuto della Fondazione si può dare sostegno per mantenere il patrimonio culturale regionale. Il nostro compito è trasmettere questo patrimonio alle future generazioni», ha aggiunto ricordando che le bellezze del territorio sono sparse ovunque, «anche nei luoghi più remoti che però non vanno dimenticati». 


LA REGIONE

Una ricchezza non solo in termini culturali, ma anche economici come ha sottolineato l'assessore regionale alla cultura, Tiziana Gibelli che ha posto l'accento sull'opportunità di puntare «sull'economia circolare della cultura per la ripartenza, in quanto rappresenta un volano importante per il territorio. La cultura non va infatti considerata solo come bene primario per i cittadini, ma anche per i punti del Pil che riesce a generare, perché crea opportunità lavorative in molteplici settori e rappresenta il principale elemento di attrattività turistica in tutto il mondo. Il bando - ha affermato l'assessore - va proprio nella direzione della valorizzazione del territorio, ma allo stesso tempo dà alle nostre imprese e ai nostri professionisti la possibilità di lavorare. Preservazione del bello e ricadute economiche positive si intrecciano e si fondono in questo bando che guarda al futuro e alla ripartenza in uno dei momenti storici più difficili degli ultimi tempi. Un momento, nel quale l'accordo tra le istituzioni diventa un fattore essenziale per uscire insieme dalla crisi». Per questo le fondazioni bancarie sono state inserite tra i beneficiari dell'Art Bonus Fvg. E «a breve ha annunciato Gibelli - avverrà la riapertura della Scuola Regionale di Restauro, che sarà una vera e propria facoltà universitaria con corsi sulla carta, sui tessuti e anche sul mosaico, grazie all'accordo tra i Comuni di Aquileia e di Spilimbergo».

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