Quattro milioni ai 1.859 eroi del covid: incentivi e premi in busta paga ad agosto

Giovedì 29 Luglio 2021 di Camilla De Mori
Quattro milioni ai 1.859 eroi del covid: incentivi e premi in busta paga ad agosto

UDINE Quasi 4 milioni nella busta paga di agosto dei sanitari dell'Azienda Friuli Centrale impegnati da quasi un anno e mezzo nella lotta contro il covid.

Merito dell'accordo raggiunto ieri fra l'AsuFc e sindacati su prestazioni aggiuntive, Rar 2020 e premio covid per la seconda ondata della pandemia.


L'AZIENDA

Come spiega il direttore generale dell'Azienda, Denis Caporale, la somma delle cifre in gioco raggiunge «quasi i 4 milioni di euro», fra le prestazioni aggiuntive (cui si è potuto attingere grazie all'intesa del 31 dicembre scorso ma solo per infermieri e tecnici di radiologia), le Rar e il bonus covid. «Le prestazioni aggiuntive riguardano 1.859 dipendenti, per quasi 54mila ore lavorate, per un importo di circa 2 milioni. Per le Rar 2020, invece, i dipendenti coinvolti sono 982 e le ore 20mila per un importo di circa 700mila euro, cui si aggiunge un milione per il premio covid». Un bonus «in aggiunta a quello già previsto dall'accordo regionale 2020» destinato «utilizzando le Rar», come spiegano Cisl e Uil in una nota. «Il giusto riconoscimento per il personale che era già stato impegnato nella prima ondata e soprattutto nella seconda dell'emergenza pandemica che ha visto un numero elevatissimo di reparti convertiti in aree covid», dicono i sindacati. Ad agosto, quindi, «fra Rar, premio covid e prestazioni aggiuntive pagheremo oltre 4 milioni al personale. Era la cosa che mi premeva di più. Devo riconoscere che tutte le forze sindacali hanno fatto la loro parte. Sono cifre importanti che vengono incontro allo sforzo profuso dai professionisti della nostra Azienda e sono frutto di un intervento regionale consistente. La Regione ha anche consentito di rendere disponibili le risorse per le prestazioni aggiuntive. Restano per ora fuori, ancora da pagare, alcune migliaia di ore che andranno compensate», promette Caporale. La trattativa su questa partita rimane quindi aperta.


I SINDACATI

Come ricordano Giuseppe Pennino (Cisl Fp) e Stefano Bressan (Uil Fpl) in una nota, le Rar, da sole, non sarebbero bastate per pagare «la quantità di ore aggiuntive prodotte», ma grazie all'accordo raggiunto l'ultimo giorno del 2020, si è potuto attingere alle prestazioni aggiuntive per infermieri e tecnici di radiologia: «Il finanziamento a carico del bilancio aziendale è stato chiesto con insistenza dalle organizzazioni sindacali all'AsuFc e alla Direzione centrale che poi ha autorizzato l'Azienda, permettendo di liberare risorse dalla partita delle Rar ed ampliare la platea dei beneficiari». La chicca è l'ulteriore premio covid : «In aggiunta al primo bonus regionale - rammenta Pennino - abbiamo predisposto una premialità aziendale, perché nella seconda ondata il numero dei reparti coinvolti è stato più alto». Bressan parla di «un accordo raggiunto con responsabilità. Diamo comunque soddisfazione a gran parte del personale, soprattutto a chi si è impegnato nel covid. Siamo l'unica Azienda della regione ad aver destinato un secondo premio». In busta paga, stima Bressan, i premi covid potranno arrivare «dai 400 agli 800 euro», mentre l'importo per le prestazioni aggiuntive dipenderà dalle ore lavorate, «potranno essere anche qualche migliaio di euro per alcuni, per altri 500-800 euro. Ora avanzano altre ore da compensare, che saranno pagate come straordinario: si tratterà di almeno altre 60mila», ipotizza Bressan. Pur dicendosi «stupito» dalla scelta di Cisl e Uil di fare una nota a due senza coinvolgere la Cgil (peraltro dopo la spaccatura fra sindacati avvenuta a livello regionale), Andrea Traunero della Cgil Fp non vuole alimentare polemiche («Credo che quello che si discute a livello regionale sia una cosa. Poi, ogni tavolo ha una storia a sé»), ma si limita a ricordare che «anche noi oggi (ieri ndr) eravamo presenti e d'accordo con gli altri sulla linea di sottoscrivere l'intesa. Siamo usciti tutti soddisfatti. Inizialmente non avevamo firmato perché con le risorse che c'erano non si riusciva a pagare nulla. Ma poi, quando sono stati garantiti i 2 milioni per le prestazioni aggiuntive, da quel momento abbiamo continuato a partecipare ai tavoli. Firmeremo il verbale come tutti».
 

Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci