UDINE - Sì, adesso ci siamo per davvero: parte il nuovo corso delle autostrade in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto orientale.
LE DIRETTIVE
La Regione conferisce alla nuova Spa, guidata dall'amministratrice unica Anna Di Pasquale, "il mandato a sottoscrivere gli atti, i documenti e i verbali necessari per il perfezionamento e la conclusione della procedura volta al trasferimento del personale dipendente di Autovie venete chiarisce Zilli - nonché a sottoscrivere il verbale di subentro tra la società, il Ministero delle Infrastrutture e Autovie". La Società autostrade Alto Adriatico, che sarà controllata al 92% dalla Regione Friuli Venezia Giulia (l'altro azionista è la Regione Veneto) dovrà ora sottoscrivere un "contratto di service tecnico amministrativo" a favore di Autovie venete per fluidificare la transizione fra le due Spa, a cominciare dal trasferimento totale dei quasi 700 dipendenti. Ma siccome Autovie ha tuttora in essere centinaia di contratti, obbligazioni e adempimenti, si rende necessario per un periodo non breve di "un distacco parziale di tutto il personale necessario all'espletamento delle attività residue in capo alla concessionaria uscente", spiega l'assessore regionale. Stiamo parlando, per esempio, della liquidazione di tutte le posizioni debitorie nei confronti degli appaltatori e dei fornitori di servizi per le opere realizzate nell'ambito del progetto terza corsia sull'A4 Venezia-Trieste e non solo, come riferisce Zilli. Intanto la Regione prepara i 100 milioni di euro necessari a garantire la continuità, per consentire alla newco di "far fronte al pagamento di costi relativi al subentro nella gestione autostradale e per investimenti ad esso conseguenti". In termini di ragion pratica tutto questo si traduce nella necessità di finanziare il prosieguo dell'operazione terza corsia e soprattutto nel pagamento dell'indennizzo di subentro dalla newco ad Autovie per oltre 400 milioni. Il resto verrà in forza del trasferimento azionario, visto che Alto Adriatico sta diventando ad ogni effetto l'azionista di controllo di Autovie al posto della finanziaria regionale Friulia. Resta inteso, però, come la Regione ha subito messo in chiaro, che il finanziamento di 100 milioni andrà restituito dalla newco in termini piuttosto rapidi: entro la fine di quest'anno. Altri, specifici adempimenti riguarderanno in base alle indicazioni della Regione il trasferimento da Autovie ad Alto Adriatico del cosiddetto "patrimonio devolvibile", ossia di tutto ciò che occorre a far funzionare, senza alcun genere d'interruzione, un'azienda quanto mai complessa come una concessionaria autostradale. Ora diventa visibile la gara per cantierare il tratto di terza corsia fra San Donà e Portogruaro: l'operazione vale complessivamente quasi un miliardo. Ma quando i lavori saranno cosa fatta, fra 4-5 anni, diventerà possibile eliminare l'imbuto maledetto ancora a due corsie di 24 chilometri fra lunghi tratti a tre corsie, oltretutto lungo il Corridoio transeuropeo mediterraneo. Sarà possibile, finalmente, salvare molte, molte vite dopo le troppe tragedie che hanno insanguinato l'asfalto a Nordest.
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