Arrivato l'aereo con la salma di Giulio
L'autopsia: fatale un colpo alla testa

Sabato 6 Febbraio 2016
Giulio Regeni e il carro funebre che lascia Fiumicino
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ROMA - È atterrato poco dopo le 13:40 all'aeroporto di Fiumicino l'aereo di linea della Egypt Air proveniente dal Cairo che ha riportato in Italia la salma di Giulio Regeni, il ricercatore universitario trovato morto tre giorni faSull'aereo anche i genitori.

Autopsia - È morto per un colpo ricevuto in testa Giulio Regeni: è quanto sta emergendo dall'autopsia sul giovane. L'equipe di medici legali coordinati da Vittorio Fineschi, ha riscontrato sul giovane i segni di un violento pestaggio e numerose abrasioni e lesioni, tuttora oggetto di analisi così come il colpo al capo che ha provocato il decesso. Il cadavere è stato sottoposto ad una tac, ad un esame tossicologico ed a radiografie.

Arrivo in Italia - Il feretro di Giulio, dopo essere stato portato fuori dalla stiva dell'aereo dell'Egyptair, sotto scorta della polizia, è stato trasferito nel settore riservato della cargo City, una zona decentrata dell'aeroporto di Fiumicino, per il disbrigo delle formalità doganali e burocratiche. Nel frattempo i genitori, Paola e Claudio, sono stati accompagnati in una sala riservata del cerimoniale di Stato, dove sono stati accolti dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando. A quanto si è appreso, concluse le formalità doganali, il corteo funebre dovrebbe lasciare l'area della Cargo City per transitare davanti al Cerimoniale di Stato, al Terminal 3. Successivamente il corpo sarà trasferito nell'istituto di medicina legale La Sapienza per l'autopsia, su disposizione della Procura di Roma, che indaga per omicidio volontario.

 



 «Sono qui per affermare il mio profondo cordoglio e quello del Governo, e la vicinanza alla famiglia Regeni - ha detto il mionistro Orlando - Ma sono qui anche per affermare la volontà del Governo affinché sia raggiunta al più presto al verità e che sia fatta giustizia. Per questo chiediamo piena collaborazione alle autorità egiziane e chiediamo loro di agire con determinazione, trasparenza e rapidità.
Da parte nostra abbiamo assicurato da subito una disponibilità alla cooperazione: lo hanno fatto le forze dell'ordine presenti al Cairo e lo hanno fatto le nostre autorità giudiziarie impegnate per competenza alla ricerca della verità, nell'ambito dell'ordinamento italiano». P
resente anche il presidente della commissione Esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini.

«Diversi amici e colleghi» di Giulio Regeni sono stati «interrogati allo scopo di arrivare a qualsiasi prova che possa portare a risolvere questo enigma»: lo hanno riferito fonti della sicurezza al Cairo confermando che finora non è stato formalizzato alcun arresto. Le fonti hanno riferito inoltre che il team italiano arrivato ieri «ha incontrato ufficiali dell'Interpol e della sicurezza nazionale per esaminare le inchieste e le indagini effettuate» finora dopo il rinvenimento del corpo del giovane ricercatore italiano. Scopo dell'incontro, viene aggiunto, è quello di «coordinare le ricerche e assicurare tutta l'assistenza tecnica necessaria a svelare il mistero».

 


Intanto sono state rilasciate le due persone fermate ieri nell'ambito delle indagini sull'uccisione di Giulio Regeni. Lo riferiscono fonti della sicurezza al Cairo limitandosi a sottolineare che si trattava di "sospetti" nei confronti dei quali non è stata formalizzata alcuna accusa che giustificasse un arresto.

Ultimo aggiornamento: 7 Febbraio, 09:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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