Anoressia e bulimia: boom di visite ed esami

Venerdì 5 Luglio 2019 di Lisa Zancaner
Anoressia e bulimia: boom di visite ed esami
UDINE - Tra le principali cause di morte tra gli adolescenti ci sono i disturbi alimentari. Questo dice l'Oms. Da poco più di un anno alla clinica psichiatrica dell'Azienda sanitaria universitaria integrata è partita l'attività del centro per il trattamento dei disturbi alimentari che in 12 mesi ha già registrato oltre 4mila prestazioni ambulatoriali per l'anoressia. Una malattia che, assieme alla bulimia, fa paura e che si porta via tanti giovani ogni anno, ragazzi che non riescono a trovare le armi giuste per combattere questi mostri; nel 2018, stando ai dati Sdo (Scheda di Dimissione Ospedaliera) risulta che nel nostro Paese sono morte 3.370 persone a causa dell'anoressia e della bulimia, dati che fanno capire l'importanza di centri dedicati in cui i ragazzi possono trovare una via d'uscita al rapporto malato con il cibo. 

IL MEDICO«Il bilancio del primo anno è positivo afferma il professor Matteo Balestrieri, direttore della clinica psichiatrica dell'Asuiud . Siamo partiti in sordina, ma poi, progressivamente, ci siamo dotati di personale e abbiamo attivato anche il centro diurno che è in grado di accogliere fino a 8 ragazze al giorno, dalle 8 del mattino alle 16, per i pasti e le attività di tipo riabilitativo». La permanenza delle giovani al centro è variabile, «dipende dalla gravità della malattia, generalmente è di circa un mese». Dunque sono quasi un centinaio le ragazze accolte in un anno. L'attività principale rimane quella ambulatoriale dove vengono trattate anoressia e bulimia e vengono accolti anche bambini affetti da disturbo dell'alimentazione incontrollata. Il centro diurno, invece, ospita giovani maggiorenni, ma c'è anche qualche caso di 16 o 17 anni «e prosegue Balestrieri adesso stiamo lavorando per attivare una collaborazione con la neuropsichiatria infantile» che segue i disturbi alimentari dei giovanissimi. E sono tanti anche i bambini che soffrono di disturbi dell'alimentazione con un progressivo aumento di questa patologia che colpisce in età sempre più precoce. La neuropsichiatria dell'infanzia e adolescenza segue oltre 60 minori con disturbi del comportamento alimentare e, se l'età di presa in carico vede prevalentemente pazienti dai 15 ai 17 anni, non mancano casi, oltremodo preoccupanti, anche di 9-10 anni. Anche per gli over 18 l'afflusso di ragazze anoressiche «cresce nel tempo dichiara Balestrieri e questo accade dove ci sono servizi, dove i giovani trovano una risposta anche se rimane ancora una quota importante di chi questa risposta non l'ha ancora trovata. In alcuni casi possono trascorrere mesi dall'inizio dell'insorgenza del disturbo al momento in cui si decide di chiedere aiuto».
RAGAZZII più giovani a volte sono spinti dai genitori, in altri casi vengono segnalati da medici di medicina generale, ma ci sono anche tanti casi di ragazzi che da soli si rendono conto di avere bisogno d'aiuto e al centro dell'Asuiud sanno di poterlo trovare. In tutta le regione, che attualmente conta 4 centri tra Udine, Trieste, Monfalcone e San Vito, l'attività è cresciuta facendo registrate, solo nel 2018, 13.000 prestazioni, «circa 2.000 in più all'anno negli ultimi 3 anni». Udine che ad oggi è il centro più grande del Fvg in sei mesi ha fatto 250 giorni di centro diurno e 4.000 prestazioni ambulatoriali per l'anoressia. Anche la bulimia fa registrare numeri importanti: il problema è principalmente al femminile, «ma precisa ci sono anche casi di maschi e sono numeri superiori rispetto ai maschi che soffrono di anoressia».
Lisa Zancaner
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