Ambiente. A Udine ancora troppi rifiuti e poche aree pedonali

Martedì 29 Ottobre 2019
Ambiente. A Udine ancora troppi rifiuti e poche aree pedonali
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UDINE - Troppe auto in circolazione, isole pedonali in versione ridotta, aria non molto salubre e una raccolta differenziata che lascia a desiderare. Udine sembra distante dall'affermazione dell'Onu: È nelle città che la battaglia per lo sviluppo sostenibile si vince o si perde perché a definire quanto si vive bene in una città è l'aria pulita, sono le zone verdi e tutti quegli indicatori che anche quest'anno stabiliscono la classifica di 104 capoluoghi di provincia nel rapporto Ecosistema urbano di Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia e il Sole 24 Ore. Una classifica che, valutando aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, vede la città di Udine arretrare rispetto all'anno precedente.
Nonostante una discreta posizione generale che vede il capoluogo friulano piazzarsi al 18° posto (nel 2018 era diciannovesima), in città non tira una buona aria, un neo che fa finire Udine tra gli insufficienti per la qualità di quello che respiriamo, fatta eccezione per il biossido di azoto il cui rispetto dei limiti di legge fa figurare la città tra 20 virtuose d'Italia, ma la classifica ci fa rimbalzare sugli sforamenti di ozono con una 66ma posizione. E non solo. Al poco rispetto per l'aria si associa anche quello per l'acqua. In città, infatti, la dispersione idrica sfiora il 20%; potrebbe sembrare poco e c'è chi fa peggio, ma non è poco di questi tempi in un territorio che conosce i problemi legati alla siccità e consumiamo troppa acqua a casa, 174 litri al giorno per abitante. Tanta, troppa acqua che fa scivolare la città verso il fondo della classifica alla posizione numero 81. Anche sul fronte dei rifiuti Udine non brilla perché a fronte di una produzione che arriva a 573 chilogrammi all'anno per abitante, la raccolta differenziata è ferma al 65,7% (giusto per fare un raffronto, a Pordenone è all'84,8%) scivolando al 34° posto in classifica e addirittura al 71° per produzione di rifiuti. Anche sul fronte della mobilità c'è da lavorare. In città, infatti, circolano tante auto, ben 66 ogni 100 abitanti, e pare che nemmeno l'idea di farsi spennare dalla sosta nei parcheggi a pagamento faccia propendere per i mezzi pubblici perché se si guarda all'insieme dei capoluoghi italiani si può notare che sulle 83 città che hanno risposto a un questionario ad hoc di Legambiente solo 9 Comuni incassano dalla sosta su strada o in spazi pubblici più di 50 euro per abitante l'anno e tra questi c'è Udine.
PEDONIPer tante auto in circolazione dovrebbe essere garantito un discreto numero di aree pedonali, quegli spazi vietati a qualsiasi veicolo motorizzato, pubblico o privato e di pieno godimento per ciclisti e pedoni. Anche in questo caso, però, la città zoppica con i suoi 0,13 metri quadrati per abitante di isole pedonali e un 76° posto in classifica. Un problema di poco suolo disponibile? Veramente no, piuttosto di come si decide di usarlo e a Udine l'espansione edilizia è decisamente sopra le righe, basta un dato su tutti: la percentuale di superficie urbanizzata sul totale del territorio municipale è del 42,1%, poco meno di Londra (42,5%) e su 104 capoluoghi Udine scivola in coda alla classifica, al 98° posto, per l'uso efficiente del suolo. Tanti edifici e tanto vicini che diventa difficile andare tutti d'accordo. Così in una non lusinghiera classifica, in città è decisamente elevato il numero esposti presentati dai cittadini per inquinamento acustico: 20,1 per 100mila abitanti. Anche qualche macchia di verde in più non guasterebbe perché la città è nella seconda metà della classifica con 21,6 metri quadrati di verde urbano per abitante.
Lisa Zancaner
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