Aggressioni al personale sanitario, la Uil organizza un corso di autodifesa

Il segretario ha già preso contatti con gli istruttori della Police combat academy che tiene corsi di difesa personale e di kickboxing

Sabato 10 Settembre 2022 di Camilla De Mori
L'ospedale

UDINE - Un corso di autodifesa per operatori sanitari, per difendersi da eventuali aggressioni, sia fisiche, sia verbali. L'idea è venuta al segretario della Uil Fpl Stefano Bressan, per dare una risposta alle molte segnalazioni che arrivano da medici, infermieri e operatori sociosanitari. Se i casi di aggressioni fisiche restano fortunatamente ancora pochi, sarebbero invece numerosissimi, nelle strutture dell'AsuFc, gli episodi di sanitari presi a male parole, insultati quando non addirittura minacciati.

A dirlo è lo stesso Bressan, che sventola i numeri del monitoraggio fatto dallo sportello attivato dal sindacato «per dare un supporto al personale».

«In provincia, negli ultimi 4 mesi abbiamo ricevuto circa un centinaio di segnalazioni di violenze verbali, più o meno gravi. Il 70 per cento delle persone che hanno segnalato sono delle donne. Queste segnalazioni riguardano tutti quelli che hanno a che fare con l'utenza, dall'oss all'infermiere al medico. Le chiamate che arrivano al numero che abbiamo messo a disposizione sono le più disparate». Lo sportello, spiega Bressan, «è un numero di riferimento che abbiamo attivato a cui possono rivolgersi gli operatori in caso di aggressioni. Risponde una persona che dà supporto al personale. Se poi ci sono gli estremi, seguiamo i sanitari anche per altre vie. Ma la maggior parte delle volte il personale chiama semplicemente per un confronto».

Il corso di autodifesa

«Le aggressioni verbali sono un fenomeno che ci è stato più volte segnalato e a cui siamo molto attenti. Spesso gli operatori ci riferiscono di essere stati minacciati, soprattutto in reparti di emergenza. Ma le aggressioni verbali purtroppo sono una costante in tutte le realtà, anche nelle Medicine. Molte volte il personale non sa come reagire». Per questo, spiega Bressan, «abbiamo pensato di organizzare un corso di autodifesa, per insegnare sia le tecniche di difesa fisica, sia il modo più corretto per difendersi a parole». Il ciclo di incontri «sarà rivolto a tutti coloro che hanno a che fare con il pubblico, dai medici al personale del comparto. Penso che riusciremo ad attivarlo fra un paio di mesi. Ci stiamo organizzando per trovare gli spazi». Bressan spiega di aver già preso i contatti con gli istruttori «della Police combat academy», associazione sportiva dilettantistica affiliata allo Csen per discipline Ju-Jitsu metodo Police (come si legge sulla loro pagina Facebook), che tiene corsi di difesa personale e di kickboxing.

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