TAIPANA (Udine) - Nella tarda mattinata di oggi, domenica 5 settembre, un escursionista di San Giovanni al Natisone del 1960 è stato azzannato al polpaccio da un cane da pastore mentre camminava lungo il sentiero che da Monteaperta sale al Gran Monte alla quota di 1150 metri. Una congiuntura sfavorevole ha visto passare l'escursionista proprio quando il gregge si stava muovendo nei pressi di un tornante del sentiero, portando il cane a difendere la sua postazione.
Gli interventi
Altri interventi hanno impegnato ancora le squadre del Soccorso Alpino del Friuli Venezia Giulia.
Alle 17 c'è stata una richiesta di soccorso da parte di una donna che scendeva lungo il sentiero nuovo che collega il Rifugio Pellarini al fondovalle, nelle Alpi Giulie. Sul posto i tecnici della stazione di Cave del Predil hanno imbarellato la donna e stanno scendendo a valle. In un primo tempo si pensava di portarla in un luogo adatto al recupero con l'elicottero della Protezione Civile ma essendo poi scattati gli altri interventi l'elicottero è stato dirottato sul Monte Tinisa (vedi oltre)
Poco prima delle 18.45 due chiamate sono arrivate simultaneamente alla Sores tramite il Nue112 e quindi alla nostra centrale operativa. Tre alpinisti stranieri sono bloccati in parete a quota 2000 sulla Madre dei Camosci nel gruppo del Jôf Fuart, Alpi Giulie. Sul posto è stato inviato l'elisoccorso regionale che li ha individuati e tenterà di recuperarli con il verricello.
Sul Monte Tinisa, nelle Alpi Carniche Occidentali, due persone erano disperse e hanno chiesto aiuto. Attivate le squadre di terra della stazione di Forni di Sopra e dirottato sul posto l'elicottero della Protezione Civile per tentare di individuarli dall'alto prima del buio. C'è stato il lieto fine e il recupero.