Il tratto maledetto sull'A4, un collo di bottiglia che rischia di vanificare la terza corsia

Mercoledì 5 Maggio 2021 di David Zanirato
L'imbuto sull'A4 dei cantieri per la terza corsia
3

UDINE - Con quello accaduto nella mattinata di ieri sono 45 gli incidenti stradali avvenuti lungo l'Autostrada A4 Venezia-Trieste, nel tratto compreso tra Latisana e San Donà di Piave, uno dei più critici perché trasformato in un collo di bottiglia dopo la realizzazione della Terza Corsia. Tra i due fiumi Tagliamento e Piave infatti le due corsie attendono ancora il loro ampliamento e nel frattempo, complice anche la ripresa del traffico post covid, si torna ad assistere al problema degli incidenti, originati il più delle volte in prossimità di restringimenti o scambi di carreggiata, che a loro volta provocano code, rallentamenti e molto spesso anche chiusure con inevitabili disagi alla circolazione.
La causa principale? «La disattenzione di camionisti e automobilisti, le distrazioni, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, nonostante abbiamo messo in campo tutti gli sforzi possibili, i messaggi ripetuti, i cartelli di avviso, le segnalazioni ribadite più e più volte per decine e decine di chilometri», spiega Davide Sartelli, direttore d'esercizio di Autovie Venete, la società concessionaria dell'arteria.


TAMPONAMENTO A CATENA
Ieri è stato riaperto alle 12, dopo quattro ore di blocco, il tratto della A4 tra Latisana e Portogruaro in direzione di Venezia, dove poco prima delle 8 c'è stato un tamponamento tra tre autoarticolati, poco dopo il ponte sul Tagliamento in comune di Teglio Veneto, vicino all'area di servizio di Fratta. «Una scena già vista più e più volte racconta Sartelli, anche ieri sul campo a seguire le operazioni di gestione dell'emergenza e successivo ripristino della viabilità iniziata con un lieve rallentamento segnalato da lontano, un autoarticolato carico di truciolato che viene tamponato da una autocisterna contenente palline di plastica, a sua volta colpita da un terzo mezzo pesante». Risultato: quattro autotrasportatori feriti. I pompieri arrivati da Portogruaro, Latisana e Mestre con l'autogrù hanno messo in sicurezza i camion e utilizzando cesoie, divaricatori e martinetti idraulici liberato un autista rimasto incastrato nella cabina di un camion.
«Questi camionisti provenienti probabilmente da Trieste avevano avuto almeno sei pannelli a messaggio variabile ogni tot chilometri che informavano del cantiere, più le segnalazioni sul posto in prossimità del passaggio da tre a due corsie spiega Sartelli , eppure non è servito; grazie però al nostro staff collaudato e al personale messo in campo siamo riusciti a ridurre al minimo i disagi, permettendo la riapertura del tratto in quattro ore nonostante la spettacolarità dell'incidente, con materiale sparso su tutte le carreggiate e il gasolio fuoriuscito dal serbatoio di uno dei mezzi».


I NUMERI
Da gennaio 2021 a ieri sono stati 45 gli incidenti registrati nel tratto Latisana-San Donà, su entrambe le direzioni: 22 in direzione Venezia, 23 in direzione Trieste; di questi sinistri, due sono stati mortali.

Riducendo l'area, 11 sono stati quelli nel tratto compreso tra Latisana e Portogruaro. Complessivamente, sempre secondo i dati di Autovie Venete, le chiusure sono state quattro, di cui 3 in direzione Trieste (nello specifico 2 tra Latisana e Portogruaro, 1 tra Portogruaro-San Stino e 1 tra San Stino e Portogruaro). «Se pensiamo che quotidianamente transitano su quel tratto 30 mila veicoli e gli incidenti sono stati solo spiega Sartelli il dato dell'incidentalità è basso; occorre dunque continuare a spingere sul tema della sicurezza e della prevenzione; quello che abbiamo fatto nel recente passato anche sul tratto Villesse-Palmanova-Udine Sud con i precedenti cantieri perché anche in quel caso ci fu un'iniziale escalation di sinistri ma poi la gente ha iniziato a rispettare le segnalazioni, le distanze, prestando maggiore attenzione in prossimità delle aree di cantiere. Ricordiamoci che stiamo lavorando per la Terza Corsia con l'autostrada aperta e il traffico di mezzi pesanti è passato dal 35 al 50% rispetto al periodo pre covid».


IL FUTURO
La conclusione dei lavori del primo sub lotto del secondo lotto (8,8 km tra Alvisopoli e Portogruaro) è prevista a fine 2022, come ribadito anche dall'ultima relazione di Autovie presentata in occasione dell'approvazione del bilancio. Per quanto concerne i restanti due sub-lotti tra San Donà e Portogruaro, 13,6 e 11,4 km, i tempi per la gara non paiono ancora maturi (rimangono le incognite sui finanziamenti legati alla futura concessione) anche se Autovie ritiene comunque che il Commissario per l'emergenza della A4 possa dare a breve l'impulso alla realizzazione di alcuni interventi propedeutici ai lotti, come i cavalcavia, avviando quanto prima l'iter per l'affidamento dei lavori, probabilmente entro fine anno.


LE SCELTE
C'è però chi come la Fondazione Think Tank Nord Est chiede che si corra ai ripari al più presto: «La situazione della A4, nella tratta San Donà di Piave-Portogruaro, è diventata ormai insostenibile commenta il presidente Antonio Ferrarelli - Con l'inizio della stagione estiva, l'emergenza è destinata a peggiorare, perché alle lunghe file di camion si aggiungeranno auto e camper dei vacanzieri diretti verso le località di villeggiatura dell'Alto Adriatico. I continui incidenti potrebbero infatti allontanare una parte dei turisti. Ci chiediamo cosa debba ancora succedere perché Autovie Venete cambi il proprio ordine di priorità relativamente ai prossimi interventi da realizzare perché è ormai evidente che si debba procedere con urgenza al completamento della Terza Corsia. Per quanto riguarda i caselli, Lisert a parte, la vera urgenza è la realizzazione dello svincolo di Bibione, di cui beneficerebbe anche quello di Portogruaro, frequentemente bloccato nelle vie di adduzione. Pensare ad altri interventi (come il rifacimento dei caselli di San Stino di Livenza e Noventa-San Donà di Piave) significa ignorare le reali emergenze del territorio. In una situazione così grave - conclude Ferrarelli - non ci accontentiamo di promesse o di nuovi annunci, ma chiediamo che venga convocato al più presto un tavolo di confronto tra Regione Veneto, Autovie Venete, Comuni e categorie del territorio per definire con certezza il piano dei prossimi interventi».


 

Ultimo aggiornamento: 17:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci