Wartsila, con la chiusura un calo del Pil da 100 milioni di euro: lo dice uno studio della Cgil

Venerdì 28 Ottobre 2022
La Cgil contro la chiusura della Wartsila

TRIESTE - È quantificato in circa 100 milioni il Pil generato annualmente a Trieste da Wartsila Italia, tra stabilimento, indotto, fornitori, visitatori e somministrati. Una cifra che verrebbe a mancare nel caso lo stabilimento chiudesse, «impoverendo decisamente il territorio». È quanto emerge da uno studio presentato oggi da Cgil, Fiom e Fisac. «Nella realtà l'ammanco potrebbe raggiungere anche cifre più alte, dal momento che in caso di chiusura, i fornitori potrebbero misurare perdite di fatturato per 30-40 mln», ha precisato Andrea Dean di Fisac.

A ciò si aggiunge l'impatto sulle casse di Comuni e Regione, relativamente alle imposte.

Il commento

«In generale - ha aggiunto Dean - l'andamento economico di Wartsila Italia non dà adito a preoccupazioni economico-finanziarie, è una società solida, che ha chiuso in utile anche in periodo pandemico, ed è usata quasi come una banca. Gli utili vengono riconosciuti alla capogruppo sotto forma di dividendi annui. Si evidenziano inoltre crediti di natura finanziaria verso la Corporation per oltre 116 mln». Sono dati, secondo il segretario generale della Cgil Trieste, Michele Piga, che riflettono l'impatto che ha la manifattura su città e regione: «è a rischio un pezzo di economia del nostro territorio». «A livello strategico - ha insistito Marco Relli segretario territoriale della Fiom - non ha senso chiudere il sito triestino» anche viste le collaborazioni con gli enti di ricerca. 

La richiesta per Roma

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso «riprenda esattamente la stessa interlocuzione avuta con il ministro uscente Giancarlo Giorgetti e abbia la stessa linea anche rispetto alla Finlandia: noi non possiamo abbandonare la costruzione dei motori a Trieste, con o senza Wartsila». È la richiesta del segretario territoriale della Fiom, Marco Relli, sulla vertenza Wartsila, per scongiurare la chiusura del sito produttivo di Trieste. «L'intervento del Governo - ha aggiunto a margine di un incontro - deve essere indirizzato in tal senso perché è una partita che a livello strategico è nazionale».

Ultimo aggiornamento: 12:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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