TRIESTE - Il Gip del Tribunale di Trieste Luigi Dainotti in incidente probatorio ha assegnato incarico formale a due periti di analizzare dieci reperti per verificare se è possibile estrarre da questi il Dna del presunto attentatore soprannominato Unabomber. Ora si passa a una fase sulla fattibilità di individuare l'autore dei 34 attentati avvenuti nel Nordest tra 1994 e 2006. I due periti sono Elena Pilli che si occupa di Antropologia molecolare all'Università di Firenze e il Comandante del Ris dei Carabinieri, Giampietro Lago.
I periti avranno 90 giorni di tempo per analizzare i reperti individuati tra il 2000 e il 2007. I risultati delle analisi saranno poi discussi in occasione della prossima udienza. Oggi in Tribunale erano presenti, tra gli altri, oltre proprio a Maisano, l'avvocato Maurizio Paniz, legale di Elvo Zornitta, il grande sospettato dell'intera vicenda, e una delle vittime di uno dei tanti attentati, Francesca Girardi, che oggi ha 28 anni, ma che nel 2003, quando aveva 9 anni, giocando con un amichetto sul greto del Piave, raccolse un evidenziatore giallo che gli esplose in faccia. A svolgere le indagini negli anni si sono succeduti centinaia di investigatori, alternativamente coordinati da più procure: Pordenone, Udine, Treviso, Venezia e, ultima, Trieste. Ed è per questo che il capoluogo giuliano è oggi il distretto giudiziario che si occupa della riapertura del caso.
I 16 anni di silenzio, ora nuovi riflettori sul caso Unabomber
Dopo 16 anni di silenzio, l’inchiesta, che era stata archiviata nel 2009 è riaperta dall’indagine giornalistica di Marco Maisano, riparte dall’analisi dei reperti che, grazie ai mezzi tecnologici e una banca dati del dna, all’epoca degli attentati non esistente, potrebbe ora fornire tracce biologiche del responsabile, nonché un profilo genetico dello stesso. Undici gli indagati, tra i quali ritorna il nome di Elvo Zornitta, già monitorato e scagionato da ogni sospetto. Compare invece un nome nuovo, quello di Luigi Pilloni, il 61enne di Gaiarine.
Primo esame fissato per il 28 marzo
Non è rimasta inerte la difesa che, a sua volta, ha avanzato propri consulenti. Il primo nome è quello di Paolo Gasparini, direttore del dipartimento di genetica del Burlo Garofolo di Trieste, nominato dagli avvocati Alessandra Devetag e Leopoldo Da Ros. A seguire lo sviluppo delle analisi, l’inizio delle operazioni è fissato per il 28 marzo, sarà anche Lorenzo Pascoli direttore compartimentale del Policlinico gemelli di Roma, figura incaricata dagli avvocati Maurizio Paniz e Paolo Dell’Agnolo. Tra gli altri periti, anche i professori Pastorini ed Enrico Maria Pagnotta.
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