Arrestato per resistenza Ugo Rossi leader no vax e consigliere comunale: è la seconda volta. Spintoni a un'assessora, poi la protesta

Venerdì 4 Febbraio 2022
Ugo Rossi
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TRIESTE - Il consigliere comunale di Trieste del Movimento 3V e leader no vax, Ugo Rossi, è stato arrestato dalla Polizia locale per resistenza per aver partecipato a un sopralluogo della V Commissione, in qualità di consigliere, pur non avendo il Green pass e per essersi rifiutato di allontanarsi nonostante i numerosi inviti dei suoi colleghi e successivamente della Polizia locale. È la seconda volta che Rossi viene arrestato.

Quello di oggi è l'ennesimo episodio di cui è protagonista, avendo tentato di entrare alla Risiera di San Sabba in occasione delle celebrazioni per la Giornata della Memoria, senza Green pass, e alle sedute del Consiglio comunale.

Forzato il controllo

Secondo una ricostruzione, Rossi sarebbe riuscito a forzare il controllo del Green pass, spintonando l'addetta, e ad accedere al cortile del centro giovani Toti nel rione di San Giusto, dove era previsto il sopralluogo. Invitato ad allontanarsi, il consigliere si è rifiutato sostenendo di essere lì per svolgere le sue mansioni e di aver già firmato il foglio di presenza. Passaggi da lui stesso ribaditi durante una diretta social con il cellulare. Sul posto è intervenuta la Polizia locale, chiamata da un componente della Commissione, che ha invitato più volte il consigliere ad allontanarsi. Successivamente Rossi è stato bloccato dagli agenti ed è stato portato nella caserma di San Sebastiano in via Revoltella. Sull'accaduto sono state sentite alcune persone e il consigliere è stato posto agli arresti domiciliari. Di recente Ugo Rossi è stato condannato a 5 mesi di reclusione, con la condizionale, e al pagamento delle spese processuali per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate per fatti avvenuti il 21 settembre fuori da un ufficio postale. Allora, candidato sindaco di Trieste, era stato arrestato dai carabinieri, con i quali c'era stato un parapiglia dopo che alcune persone non avevano voluto indossare la mascherina.

Spintoni e protesta

Nella concitazione della protesta attuata contro l'obbligo del Green pass dal consigliere comunale di Trieste «3v» e leader no vax Ugo Rossi, è stata anche spintonata l'assessora alle Politiche dell'educazione e della famiglia del Comune di Trieste, Nicole Matteoni (Fratelli d'Italia). La assessora avrebbe espresso l'intenzione di presentare denuncia sul caso. Per accedere al Polo Giovani Toti, dove era previsto un sopralluogo della V Commissione, Rossi avrebbe spinto anche l'addetta al controllo dei certificati verdi, la quale ha riportato lievi contusioni e dunque ha fatto ricorso alle cure ospedaliere. Nel corso della protesta, più volte al consigliere è stato chiesto di allontanarsi dall'area, ma Rossi si è ripetutamente rifiutato ed è rimasto sul posto senza voler esibire il documento verde. Ne sono seguiti momenti concitati con la Polizia locale, in cui il consigliere è finito a terra. Tutta la scena veniva intanto ripresa dallo stesso consigliere, con la fotocamera rivolta verso di sé, e trasmessa in diretta dal suo profilo Fb. Piattaforma attraverso la quale l'esponente No vax nel pomeriggio ha fatto sapere di essere stato portato nella sua abitazione di Udine, dove si trova in stato di arresti domiciliari. Al momento, però, sarebbe in attesa di una ambulanza che lo porti in ospedale perché, scrive, «oggi sono stato pestato, torturato, sequestrato, offeso e minacciato dalla Polizia municipale di Trieste. Non mi hanno fatto vedere il mio avvocato e negato assistenza e cure mediche adeguate».

"Pari opportunità" solidale

 «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla responsabile delle Politiche dell'educazione e della famiglia del Comune di Trieste, Nicole Matteoni, perché quanto accaduto al Polo Giovani Toti nel rione di San Giusto, dove un consigliere comunale, non volendo esibire il Green Pass obbligatorio per entrare, ha forzato il passaggio spintonando la collega assessore. Bene ha fatto quest'ultima a sporgere denuncia». Così la nota della presidente della Commissione regionale per le pari opportunità (Crpo Fvg), Dusy Marcolin, dopo aver appreso la notizia di quanto successo a Matteoni nell'esercizio delle sue funzioni. «Auspichiamo che tali atteggiamenti vengano stigmatizzati da ogni collega del Consiglio comunale di Trieste - sottolinea Marcolin -, perché si è trattato di un vero e proprio episodio di violenza verbale e fisica. Il rispetto per la persona deve prescindere da qualsiasi opinione».

Ultimo aggiornamento: 20:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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