TRIESTE - La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per il Friuli Venezia Giulia, ha condannato un funzionario doganale, Ernesto Rum, al pagamento, in favore del Ministero dell'Economia, di 900 mila euro. Al funzionario dell'Ufficio di Prosecco (Trieste) la Procura aveva contestato l'omissione dolosa di doverosi controlli che aveva consentito, agevolandola, la creazione artificiosa di indebiti benefici fiscali conseguiti da alcune società italiane, esportatrici di tessuti e abbigliamenti, in relazione a 42 operazioni di false esportazioni all'estero. L'atto di citazione è stato elaborato dalla Procuratrice, Tiziana Spedicato, che ha anche presentato una memoria integrativa come richiesto dal Collegio, presieduto da Paolo Simeon. La richiesta della Procura iniziale era di oltre 3 milioni di euro, ridotti a 1,7 milioni nella memoria integrativa dopo la prima udienza. Il Collegio ha tenuto conto, nel ridurre ulteriormente, della cosiddetta 'colpa di amministrazionè. Il processo penale si è concluso con sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato e, quanto al reato di compensazione indebita d'Iva, con archiviazione per prescrizione del reato. Gli elementi che la Procura contabile ha acquisito dal fascicolo penale, integrati da un'istruttoria svolta con Guardia di Finanza, Ufficio delle Dogane di Trieste e Agenzia delle Entrate, sono stati valorizzati ai fini dell'azione di danno.
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