TRIESTE - È stato condannato dalla Cassazione alla multa da 20mila euro - per aver violato le norme a tutela delle specie animali protette - il titolare di un calzaturificio del padovano, Andrea B., che aveva cercato di spedire dal porto
di Trieste 42 pelli di pitone lunghe sessanta centimetri l'una affinchè fossero lavorate da una ditta in Croazia, denominata GiuseppinA, che attendeva la consegna. Questa merce illegale era stata però bloccata dalle autorità
portuali il 16 febbraio del 2012. Senza successo l'imprenditore ha fatto ricorso alla Suprema Corte contro la sentenza con la quale il Tribunale di Trieste nel 2014 gli aveva inflitto la multa dopo aver constato che i pitoni sono tutelati dalla
Convenzione di Washington alla quale l'Italia ha aderito.
Ultimo aggiornamento: 25 Gennaio, 11:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA di Trieste 42 pelli di pitone lunghe sessanta centimetri l'una affinchè fossero lavorate da una ditta in Croazia, denominata GiuseppinA, che attendeva la consegna. Questa merce illegale era stata però bloccata dalle autorità
portuali il 16 febbraio del 2012. Senza successo l'imprenditore ha fatto ricorso alla Suprema Corte contro la sentenza con la quale il Tribunale di Trieste nel 2014 gli aveva inflitto la multa dopo aver constato che i pitoni sono tutelati dalla
Convenzione di Washington alla quale l'Italia ha aderito.