Il ministro Tajani: «Fermare subito la rotta balcanica». Meloni in collegamento: «Trieste la città più italiana e mitteleuropea»

Martedì 24 Gennaio 2023
Il ministro Tajani: «Fermare subito la rotta balcanica». Meloni in collegamento: «Trieste la città più italiana e mitteleuropea»

TRIESTE - Rilanciare il ruolo dell'Italia nei Balcani e il processo di integrazione europea della regione è l'obiettivo della conferenza nazionale "l'Italia e i Balcani occidentali: crescita e integrazione" in corso da questa mattina, martedì 24 gennaio, al Trieste Convention Center. Un'iniziativa promossa dal ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e dalla Farnesina. A portare i saluti con un video intervento anche il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, che ha evidenziato come non potesse esserci luogo più adatto per tenere questa conferenza.

Trieste, «la città più italiana e più mitteleuropea» ha affermato il premier, sottolineando come il Friuli Venezia Giulia sia intimamente connesso al mondo balcanico «da profonde relazioni economiche e culturali». Presenti al tavolo anche il Commissario europeo per il Vicinato e l'Allargamento, Oliver Varhelyi, il Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

Tajani: «Puntare alla stabilità della regione»

«È fondamentale la stabilità della regione anche perché attraverso i Balcani passano anche i flussi migratori dalla Turchia ed è importante evitare l'immigrazione illegale. Stabilità significa anche possibilità di crescita economica e di presenza delle nostre imprese». Queste le parole del ministro Tajani, in una giornata che è occasione per «riunire tutte le forze italiane dei diversi settori, imprenditoriali e politici, anche con la benedizione dell'Ue, per lanciare una presenza sempre più forte del nostro Paese in una regione che deve diventare anche parte del mercato europeo» ha continuato il ministro. «Noi siamo per un'accelerazione» dei processi di adesione dei Paesi dei Balcani occidentali. «Vogliamo avere i Paesi dei Balcani nell'orbita europea, questo significa essere credibili, seri, affidabili, fare investimenti. Vogliamo essere più presenti perché in politica quando si lasciano degli spazi questi spazi vengono occupati da altri. Se noi siamo presenti politicamente, con le nostre imprese e anche con i nostri militari di pace non ci sono pericoli di occupazione di spazi da parte di altri. Non c'è solo la Russia, tanti sono interessati ai Balcani. Per questo l'Italia e l'Europa devono essere più presenti».

«Ucraina: sosteniamo iniziative per il dialogo»

Tra i temi del giorno anche quello della guerra in Ucraina, sul quale il ministro degli Esteri ha chiarito il ruolo dell'Italia. «Noi non siamo in guerra, stiamo solo aiutando l'Ucraina a non essere invasa. L'obiettivo finale deve essere quello di raggiungere la pace, sostenendo tutte le iniziative favorevoli al dialogo tra le due parti a cominciare dall'azione che può svolgere per esempio l'Aiea, per far sì che la centrale di Zaporizhzhia diventi un'area neutrale e non un luogo di combattimenti. Poi dobbiamo continuare a favorire i corridoi alimentari, altrimenti rischiamo di vedere tensioni sociali in Africa, e anche per esempio in Egitto. Dobbiamo quindi favorire l'azione della Turchia che è riuscita a mettere seduti attorno al tavolo ucraini e russi per l'esportazione del frumento. Non è facile - ha concluso il ministro - ma vogliamo si arrivi a una pace giusta che significa libertà e indipendenza per l'Ucraina».

Meloni: «Trieste, la città italiana più mitteleuropea»

A intervenire durante la conferenza anche il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che attraverso un video messaggio ha ricordato come «tutto quello che accade al di là dell'Adriatico ha un riflesso immediato su di noi». La vicinanza di Trieste e del Friuli-Venezia Giulia al mondo balcanico consente infatti di intessere profonde relazioni economiche e culturali, al punto che, come ha sottolineato il premier, «Trieste, allo stesso tempo "la più italiana" e "la più mitteleuropea" tra le città italiane». Trieste, dunque, porta dell'Est, è per questo «un esempio vincente della capacità italiana di affermarsi nei mercati internazionali grazie al suo talento e alla sua creatività».

Priorità Ue: allargare ai Balcani

«È urgente che l'Unione Europea sviluppi una nuova visione nei confronti di questa Regione e metta l'allargamento ai Balcani occidentali tra le sue priorità. Noi non possiamo permettere che questo quadrante strategico per il nostro continente resti ancora a lungo fuori dalla casa comune europea. Ed è la ragione per la quale l'Italia continuerà a battersi in prima linea affinché il processo di integrazione europea dei Balcani occidentali possa proseguire con ancor più slancio e determinazione», dice il premier: «Per noi si tratta anche di un tema di rilievo assoluto che riguarda la nostra sicurezza nazionale e che per questo, anche per questo, non possiamo trascurare».

«L'obiettivo di questo Governo è portare "più Italia nei Balcani"» ha ribadito Meloni. «Penso non solo alle infrastrutture, alle reti energetiche, ma anche allo sviluppo delle piccole e medie imprese per le quali il modello italiano è in grado di offrire un'esperienza assolutamente all'avanguardia. Allo stesso tempo dobbiamo sfruttare appieno le opportunità offerte dagli Stati di questa regione, colmare i consistenti margini di crescita che esistono per le nostre imprese in quei mercati molto importanti» ha detto il premier. «Le imprese già si muovono, ma sono soprattutto le Istituzioni italiane che devono fare di più».

Il commissario europeo Varhelyi: «L'Europa è tornata»

«L'Europa è tornata, è pronta a mantenere le sue promesse se i Paesi dei Balcani occidentali sono pronti a farlo». È quanto ha detto il Commissario europeo per il Vicinato e l'Allargamento, Oliver Varhelyi, nel suo intervento alla conferenza. Sottolineando i passi avanti fatti in questi anni sul cammino dell'allargamento, con l'apertura dei negoziati di adesione di Albania e Macedonia e il riconoscimento di status di candidato alla Bosnia lo scorso dicembre, grazie anche al fatto che è stato impresso un ritmo «più credibile, dinamico al processo politico». Il commissario europeo ha detto poi che «l'integrazione politica funziona solo se abbiamo una vera integrazione dei Balcani occidentali nell'Unione Europea», sottolineando che l'importanza del piano di investimento economico Ue nella regione che mobilita 30 miliardi di euro.

Fedriga: «Favorire sicurezza nell'industria europea»

«L'Europa deve trovare la forza di indirizzare gli investimenti e favorire la sicurezza dell'industria europea. I Balcani occidentali possono rappresentare un perimetro strategico» in tal senso. Così il governatore Fvg e presidente della Conferenza Regioni, Massimiliano Fedriga. «Ue e Commissione mi auguro favoriscano come fanno i nostri amici e fratelli statunitensi una politica di investimento internazionale che garantisca la stabilità in prospettiva del nostro sistema produttivo. Dobbiamo lavorare, Ue e Usa insieme, per scegliere gli investimenti delle filiere produttive strategiche per le democrazie occidentali».

 
Ultimo aggiornamento: 12:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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