Ritorna BoraMata: una festa
disordinata come piace al vento

Lunedì 30 Maggio 2016 di E.B.
Ritorna BoraMata: una festa disordinata come piace al vento
TRIESTE - Follie di vento nella città della Bora. Un po' mata ma molto amata. Ritorna la festa più disordinata che c'è con la seconda edizione di BoraMata tra il 2 e il 5 giugno: incontri, installazioni e laboratori per evocarla, raccontarla, immaginarla e scoprire qualcosa di più su questo fenomeno locale, ma riconosciuto a livello nazionale. Al centro della manifestazione - realizzata da Prandi.com su ideazione di Rino Lombardi, una serie di installazioni nella rinnovata piazza Ponterosso e in piazza Unità, dove tornano anche le scenografiche “Bol” di Edofly (Edo Borghetti) e la colorata distesa di girandole
 
Per quattro giorni il cuore della manifestazione sarà la rinnovata piazza Ponterosso, uno dei luoghi della bora triestina che negli anni ospitava le corde e oggi ospita perfino una fontana “antibora”, recentemente restaurata. Nella piazza sarà allestita una grande struttura ottogonale con uno spazio dedicato al Museo della Bora, che custodisce video e curiosità dal mondo del vento. Allestito anche quest’anno anche l’angolo animato da un grande ventilatore per fotografarsi immersi nella bora e ritrovare poi il proprio scatto nella Gallery di BoraMata.
Presenti due grandi artisti del vento: il ritorno di Edoardo Borghetti, detto Edofly, aquilonista noto a livello internazionale, che ancora una volta proporrà - sia in piazza Ponterosso nel pomeriggio di giovedì 2 giugno che in piazza Unità venerdì e sabato - il suo spettacolo di aquiloni giganti con le enormi “Bol”.

Arriva, invece, per la prima volta dalla Bretagna l’artista francese Alain Micquiaux che porterà tra Piazza Ponterosso e Piazza unitò arredi eolici di grande impatto visivo e altre installazioni verticali a sorpresa. Non mancherà anche quest’anno il Giardino di Girandole, che sarà allestito giovedì in piazza Ponterosso per poi trovare spazio in Piazza Unità nei giorni successivi: un centinaio di girandole rosse per un colpo d’occhio unico che domenica 5 giugno alle 18.00 verranno “battute” ad offerta libera: il ricavato andrà quest’anno alla Associazione De Banfield. Novità di questa edizione sarà affiancare a BoraMata un’altra, grande tipicità triestina: troverà così spazio nella manifestazione un momento di degustazione dedicata al prosciutto cotto triestino.
 
Ogni giorno nello spazio del Museo in Piazza di piazza Ponterosso una serie di iniziative con le “chiacchiere al vento”, letture e proiezioni. Si inizia alle 12.00 di giovedì 2 giugno con l’incontro tra il curatore Rino Lombardi e l’artista ospite Alain Micquiaux che racconterà i suoi allestimenti prima della loro installazione. Wendy d’Ercole interverrà, invece, per raccontare gli anni dello “shopping jugoslavo” negli anni della Ponterosso in jeans. Attesi nel tardo pomeriggio di venerdì due ospiti d’eccezione per un incontro tra aneddoti, suggestioni, racconti. Trieste la “città dei matti”, di Basaglia, della bora. “Un vento da matti” è il titolo della conversazione tra il noto psichiatra Peppe Dell’Acqua e Massimo Cirri. 
 

 

 
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