TRIESTE - Da Bari a Torino, affetta da una rarissima malattia, l'ipertensione polmonare primitiva, viene salvata con un eccezionale e unico trapianto multiplo di cuore e due polmoni in Ecmo. L'intervento, effettuato su una ragazza pugliese di 19 anni, e durato 12 ore, è stato portato a termine all'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Per salvare la giovane è stata lanciata una richiesta in urgenza nazionale dei tre organi per un unico trapianto salvavita. Da un donatore di Trieste viene prelevato il blocco cuore-polmoni.
Sono arrivate a fine maggio le prime avvisaglie alla ragazza pugliese, affetta da ipertensione polmonare primitiva, che è stata salvata all'ospedale Molinette di Torino con un trapianto unico di cuore e polmoni. Per la giovane, sotto terapia con l'Ecmo e la ventilazione meccanica al Policlinico di Bari, l'unica strada percorribile era il trapianto: con un volo speciale dell'Aeronautica Militare viene portata al Centro Trapianti Cuore-Polmone delle Molinette, da dove parte la richiesta urgente dei tre organi. Dopo 5 giorni la chiamata più attesa: il Centro Regionale Trapianti propone un donatore. Inizia la corsa contro il tempo, l'équipe prelievo vola verso Trieste per prelevare il blocco cuore-polmoni. La ragazza è sottoposta all'intervento eseguito dal professor Mauro Rinaldi e dal professor Massimo Boffini. Completate le suture, il cuore ed i polmoni nuovi iniziano subito a funzionare, e la paziente riesce ad essere svezzata dall'Ecmo. Le condizioni cliniche migliorano, e la giovane paziente inizia nuovamente a respirare da sola. «È una storia a lieto fine per la ragazza e per la vita da vivere che ha ancora davanti a sé - commenta il dottor Giovanni La Valle, direttore generale Città della Salute di Torino -. Complimenti alle nostre équipes ed al sistema trapianti, che ancora una volta si confermano punto di eccellenza».