Taxi abusivi: conducente croato nei guai, mezzo sequestrato

Lunedì 12 Marzo 2018 di E.B.
Taxi abusivi: conducente croato nei guai, mezzo sequestrato
TRIESTE - «Sono parecchie le segnalazioni su taxi e Ncc abusivi che avevo ricevuto da cittadini, dalle categorie interessate e anche da consiglieri comunali, primo tra tutti Claudio Giacomelli che aveva presentato una mozione, fatta propria. Ho voluto, quindi, implementare i controlli su questo tipo di attività irregolari e i risultati non hanno tardato ad arrivare. Venerdì, infatti, il personale del Nucleo di Polizia commerciale della Polizia locale ha sorpreso un autoveicolo croato che effettuava servizio di Ncc, per connazionali, nel caso, da Fiumicello e Trieste, dietro corrispettivo. Prese le dichiarazioni scritte dal passeggero, il conducente è stato sanzionato, ma, soprattutto, l'autoveicolo è stato posto sotto fermo amministrativo (da 2 ad 8 mesi). E ora andiamo avanti a stanare i furbetti tutelando chi lavora onestamente".

A riferirlo su Facebook è il vicesindaco leghista del Comune di Trieste Pierpaolo Roberti annunciando un vero e proprio giro di vite nei confronti delle attività di noleggio vetture con conducente offerte in modo irregolare da operatori d'oltreconfine. A ringraziare la Questura di Trieste per le azioni di prevenzione e repressione è la presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani che proprio a fronte di numerose segnalazioni ha voluto informare il questore di Trieste Isabella Fusiello: sono aumentati infatti i servizi di trasporto persone da parte di vettori sloveni i cui mezzi, è stato riferito, stazionano spesso nella centrale piazza Oberdan in attesa di chiamate da hotel o privati utenti. La normativa regionale prevede che la Polizia locale svolga controlli sulla regolarità degli adempimenti assolti da parte degli Ncc italiani, ma tale competenza non si estende ai vettori stranieri. Come ha rimarcato Serracchiani, questa attività delle Forze dell'ordine punta ad «evitare irregolarità e fenomeni di concorrenza sleale nei confronti dei vettori italiani che danneggiano l'economia del territorio e segnatamente le imprese artigianali».
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