Impianti chiusi. L'amarezza di Fedriga: «Il Cts avrebbe dovuto anticipare l'annuncio»

Lunedì 15 Febbraio 2021
L'amarezza di Fedriga: «Il Cts avrebbe dovuto anticipare l'annuncio»

TRIESTE - «Se è pur vero che il nuovo Governo si è insediato il giorno prima della decisione» sulla proroga allo stop degli impianti sciistici, «è altrettanto vero che il Cts c'è dai mesi precedenti.

Nella scorsa settimana si era deciso di prorogare il divieto di spostamento tra regioni fino al 5 marzo: mi domando perché in quell'occasione non è stato fatto presente dal Cts di chiudere gli impianti sciistici se ne ravvisava la necessità. Considerando anche che lo stesso Cts pochi giorni fa aveva dato l'ok» alle linee guida, approvate dalla Conferenza delle Regioni. Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenendo a Timeline su Sky Tg24.

Fedriga ha ribadito che «davanti a scelte dell'ultimo minuto» c'è un «danno economico non indifferente» per le attività e ora servono «indennizzi e non ristori». «Se i binari sono quelli dei precedenti ristori, non ci sta bene - ha spiegato - sono insufficienti per risarcire i danni enormi che stanno subendo queste attività, se invece si parla di indennizzi molto più consistenti, come hanno fatto i ministri Giorgetti e Garavaglia, mi sembra una via di buon senso e l'unica da perseguire». Infine, sull'eventualità che la Regione Fvg si faccia parte civile in un'ipotetica causa intentata dai gestori degli impianti per chiedere indennizzi proporzionati, Fedriga ha auspicato «che con il nuovo Governo non ci sia la necessità di dover ricorrere a cause per la mancata scelta, ma che il nuovo Governo autonomamente provveda a indennizzi che vadano a coprire integralmente le perdite».

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