TRIESTE - La rivalità per assicurarsi le attenzioni di una bellissima ragazza gli è costata caro lasciando un segno indelebile. Oltre alla cicatrice sulla testa, frutto di una bottiglia usata come arma dal suo rivale in amore, anche la fedina penale è risultata segnata perché l’uomo è finito a processo per rissa e lesioni.
Tuttavia, non c'è stato l’epilogo giudiziario, perché è emigrato in Francia. Durante un viaggio però è stato controllato dai militari di Aurisina, impiegati con la Stazione di Basovizza nei controlli di retrovalico a Fernetti. Sul suo conto, però, dopo il controllo avvenuto a bordo di un autobus di linea diretto dalla Romania in Francia, i carabinieri hanno scoperto che pendeva un mandato di cattura.