Quella gigantesca pozza di sangue sempre fresco in aperta campagna: svelato il mistero

Sabato 16 Maggio 2020
Quella gigantesca pozza di sangue sempre fresco in aperta campagna: svelato il mistero
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Tre mesi di appostamenti, decine di ore dedicate alle indagini e alla fine il mistero è stato chiarito: quel sangue presente in un'area della campagna circostante la zona del Friuli collinare proveniva da un'attività abusiva di smaltimento.

Sono stati i forestali del Noava, il Nucleo operativo per l'attività di vigilanza ambientale del Corpo forestale regionale, in collaborazione con la Polizia locale del luogo, a scoprire i fatti e i responsabili. Due le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Udine per trasporto e smaltimento illecito di rifiuti costituti dal sangue animale e per violazione alle norme sulla responsabilità amministrativa delle società. Molto probabilmente ai soggetti indagati, verrà imposta la rimozione del materiale smaltito ed il ripristino dello stato dei luoghi. Il sangue, proveniente da attività di macellazione di suini e bovini, veniva raccolto in grossi contenitori, caricato su un furgone e trasportato in aperta campagna dove veniva successivamente abbandonato.
Anche se dagli accertamenti svolti il sangue smaltito, per centinaia di litri, non è risultato infetto, poteva comunque rappresentare un veicolo di malattie virali e batteriche per la fauna selvatica, come cinghiali, volpi e roditori attirati dall'odore e dal sapore del sangue. 
Ultimo aggiornamento: 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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