TRIESTE - Primo porto in Italia per tonnellaggio totale movimentato, quasi 62 milioni (+4,58%) con 1.314.953 TEU (+13,52%), primo porto italiano per traffico ferroviario (8.681 treni; +13,76%) e primo porto petrolifero nel Mediterraneo. Sono i dati 2017 dello scalo triestino, per il terzo anno consecutivo con performance da primato. "Il porto sta tornando ad essere il volano di sviluppo economico per Trieste, Friuli Venezia Giulia e Italia, nonché su scala internazionale", commenta il presidente dell'Autorità, Zeno D'Agostino.
In particolare, la crescita del traffico ferroviario è sostenuto dai treni su direttrice internazionale legati al traffico container (+34,31%) ma anche da quelli lavorati nel porto industriale, del settore siderurgico (+24,58%). Dai numeri emerge chiaramente l’impulso che il traffico ferroviario ha innescato sul segmento dei contenitori, ciò significa per D’Agostino che “la strategia del ferro intrapresa dall’Autorità portuale di Trieste sta pagando e questa è la via da seguire anche nei prossimi anni. I forti investimenti di Rfi, della Regione FVG e del Governo, che sommati ammontano a 83 milioni di euro già stanziati, lo dimostrano”.
Un ruolo importante è giocato anche dalle merci varie: 16.565.255 tonnellate di merce movimentata e un aumento a doppia cifra (+14,11%). Trieste rimane porta privilegiata per i traffici della Turchia in Europa: in costante aumento il comparto RO-RO con 314.705 mezzi (+3,99% rispetto al 2016). In crescita anche le rinfuse liquide con 43.750.555 tonnellate (+2,33%). Solo le rifuse solide portano il segno negativo, arretrando del 16,81%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA In particolare, la crescita del traffico ferroviario è sostenuto dai treni su direttrice internazionale legati al traffico container (+34,31%) ma anche da quelli lavorati nel porto industriale, del settore siderurgico (+24,58%). Dai numeri emerge chiaramente l’impulso che il traffico ferroviario ha innescato sul segmento dei contenitori, ciò significa per D’Agostino che “la strategia del ferro intrapresa dall’Autorità portuale di Trieste sta pagando e questa è la via da seguire anche nei prossimi anni. I forti investimenti di Rfi, della Regione FVG e del Governo, che sommati ammontano a 83 milioni di euro già stanziati, lo dimostrano”.
Un ruolo importante è giocato anche dalle merci varie: 16.565.255 tonnellate di merce movimentata e un aumento a doppia cifra (+14,11%). Trieste rimane porta privilegiata per i traffici della Turchia in Europa: in costante aumento il comparto RO-RO con 314.705 mezzi (+3,99% rispetto al 2016). In crescita anche le rinfuse liquide con 43.750.555 tonnellate (+2,33%). Solo le rifuse solide portano il segno negativo, arretrando del 16,81%.