TRIESTE - Il ricorso che la società Mantovani presentò contro l'esclusione dall'appalto per la realizzazione della Piattaforma logistica dello scalo giuliano, è 'procedibile' e dovrà essere il Consiglio di Stato a trattarlo. Lo ha deciso una sentenza della Cassazione che ha annullato per "diniego di giustizia" una precedente sentenza dello stesso Consiglio di Stato la quale attestava che il ricorso era improcedibile. Si tratta di uno dei pochi casi in cui la Corte di Cassazione cassa una sentenza del Consiglio di Stato. La vicenda risale al 2014, quando l'impresa Mantovani fu dichiarata aggiudicataria per l'offerta economicamente più conveniente di quasi 7 milioni di euro, per la realizzazione della Piattaforma logistica, un appalto da 132 milioni di euro. Subito dopo, però, la Mantovani veniva esclusa dall'Autorità portuale di Trieste per "motivi principalmente attinenti al casellario penale di un proprio institore". La zona interessata è quella compresa tra la Ferriera di Servola e lo Scalo Legnami: un’area complessiva di 247mila metri quadrati di cui 140mila attualmente sono occupati da specchi acquei. Il primo stralcio si estende su 121mila metri quadrati e prevede la realizzazione di banchine per 480 metri lineari.
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