Auto rubate e targhe contraffatte: arrestato il "mago dei telai"

Lunedì 28 Maggio 2018 di E.B.
Auto rubate e targhe contraffatte: arrestato il "mago dei telai"
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TRIESTE - Auto rubate, targhe contraffatte e strumenti per modificare il telaio e la centralina. Un vero e proprio "mago" quello arrestato dalla Polizia di Stato per il reato di riciclaggio. Si tratta di un cittadino serbo, A. Dragan, residente a Trieste è già destinatario di una espulsione giudiziaria dal territorio nazionale, ma aveva fatto nuovamente ingresso irregolare. A seguito di mirate attività volte al contrasto dei furti di autovetture e al successivo trasferimento delle stesse all’estero, il personale della Squadra Mobile ha effettuato una serie di servizi finalizzati a raccogliere elementi di prova in ordine al furto di una vettura, commesso nel corso della precedente notte, nel territorio di Monfalcone in provincia di Gorizia. La ricerca del veicolo si è focalizzata nei pressi di alcuni box auto nella zona di via Baiamonti, tanto che, sul retro di uno stabile, all’interno di un garage, gli agenti sono riusciti ad intravedere la sagoma di un’autovettura di piccole dimensioni di colore bianco, analoga a quella poco prima rubata.
Osservando tra le feritoie della porta hanno potuto leggere anche la targa del veicolo che risultava abbinata ad un altro tipo di vettura, regolarmente parcheggiata in provincia di Rovigo.

In serata, Dragan è entrato nel box consentendo agli investigatori di fare irruzione ed accertare che l’auto parcheggiata fosse effettivamente quella rubata, ma con diverse targhe clonate applicate. La vettura presentava alcune parti del cruscotto e le serrature della portiera lato guida smontate, il cofano anteriore aperto e all’interno dell’abitacolo erano posizionati alcuni strumenti elettronici attaccati al sistema di avviamento del motore. Nel corso della perquisizione svolta sono stati rinvenuti diversi telecomandi elettronici, serrature di autovetture, chiavi per accensione, porta targhe per auto, nonché numerosi attrezzi e dispositivi elettronici del tipo centraline di autovetture, targhe falsificate o riconducibili a mezzi già rubati, nonché targhette con numeri di telaio. È verosimile ritenere che il cittadino serbo, rubate le auto, si adoperasse per modificarne i sistemi di apertura, le targhe ed i numeri di telaio per renderle non riconducibili a fatti di reato, portandole poi all’estero per rivenderle ed ottenere un indebito profitto.
 
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