Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio "Alla faccia vostra"

Giovedì 11 Gennaio 2018 di E.B.
Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio "Alla faccia vostra"

TRIESTE - Continui colpi di scena, intrighi, sotterfugi, equivoci, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’essere umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate. Arriva al teatro Bobbio, a partire da venerdì 12 e in scena fino al 17 gennaio,  “Alla faccia vostra”, una commedia dallo humor nero con Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio, scritta da Pierre Chesnot, per la regia di Patrick Rossi Gastaldi. La trama: Roma ai giorni nostri, la commedia si apre su Luisa che piange la morte del suo padrone Stefano Crespi, scrittore di grande successo, settantenne morto d’infarto. Poco a poco i conoscenti stretti cominciano ad arrivare nell’appartamento. Il vicino Michele Garrone è il primo, professore di medicina che decreta il decesso. Poi raggiungono il luogo Luca Sesto e sua moglie Lucia, rispettivamente genero e figlia dello scrittore. Per ultima Viviana, seconda moglie del defunto, molto più giovane di suo marito, 40 anni, che entra agitata nello studio di Crespi.  Il lutto che riunisce i personaggi si trasforma in una “transizione finanziaria” nella quale tutti vogliono avere parte e guadagnarci: la coppia Sesto cerca di coprire un enorme debito con un prestito della banca garantito dall’eredità di Lucia, la figlia.
 

 


Viviana progetta una nuova vita con tanti soldi e il suo nuovo amante francese. Il professor Garrone vuole comprare l’appartamento per farne finalmente il suo studio, il banchiere Marmotta che acconsente al prestito vorrebbe intascare una grossa percentuale sui futuri soldi di Lucia. Solo Luisa, fedele governante, vive per ricordare il genio dello scrittore. Ma ecco che tutto si capovolge: dalla stanza del defunto si sente uno starnuto… Lo scrittore è morto o non è morto? Il dott. Garrone si è sbagliato a certificare il decesso?  Ovviamente è il personaggio di Gianfranco Jannuzzo, il genero Luca Sesto, che conduce le avide danze che, esasperato dai debiti, lo porteranno a crisi di nervi esilaranti mentre Debora Caprioglio ricopre il ruolo di una donna opportunista che soddisfa tutti i piaceri di sesso senile dello scrittore al fine di ottenere dei soldi. Una morale amara, quella del rapporto tra l’uomo e il denaro, raccontata da Jannuzzo in un monologo ben inserito sul finale. 

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