TRIESTE - Una pattuglia dei Carabinieri di Opicina ha notato una macchina di grossa cilindrata che procedeva con andatura lentissima in via dei Papaveri, a Opicina.
La strana coppia non ha convinto i Carabinieri, che hanno accompagnato entrambi gli stranieri nella sede della Compagnia di Aurisina per ulteriori accertamenti dai quali è emerso che l’albanese, grazie al matrimonio in patria, ha assunto il cognome della moglie, procurandosi così una nuova identità e nuovi documenti. Con le “vecchie” generalità risulta invece essere stato espulso dal territorio nazionale a seguito di una condanna per traffico di droga, con provvedimento del 2020 valido per altri 3 anni. Una volta certi della sua identità, i Carabinieri di Villa Opicina lo hanno dichiarato in arresto per reingresso illegale in Italia. È stato giudicato con rito direttissimo e nuovamente espulso.